IA e scienza, Commissione e Consiglio, consultazione e visione a lungo termine. La Commissione europea ha lanciato una nuova consultazione pubblica sull’uso dei dati nell’intelligenza artificiale (IA), con l’obiettivo di raccogliere contributi utili per la futura strategia dell’Unione dei dati. L’iniziativa mira a favorire la creazione di set di dati interoperabili e diversificati di alta qualità, essenziali per lo sviluppo di sistemi IA affidabili ed efficienti. La consultazione è aperta fino al 18 luglio e coinvolge accademici, ricercatori e imprese. Parallelamente, il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato le sue conclusioni per una strategia europea sull’IA applicata alla scienza. Il documento riconosce il ruolo cruciale dell’intelligenza artificiale nella ricerca scientifica, sia di base che applicata, sottolineandone l’impatto sulla competitività europea e sulla capacità di affrontare sfide globali come la transizione digitale. Le conclusioni chiedono una strategia condivisa che promuova l’uso etico, inclusivo e sostenibile dell’IA nella scienza. Il Consiglio propone la creazione di un’agenda comune europea per sostenere la ricerca sull’IA, potenziare l’accesso ai dati, alle infrastrutture computazionali e attrarre talenti, anche da gruppi sottorappresentati, con particolare attenzione alla parità di genere nei settori STEM. Tra le proposte figura anche l’istituzione di un Consiglio europeo per la ricerca sull’IA, incaricato di guidare la governance scientifica in questo ambito. Viene inoltre sottolineata la necessità di stabilire parametri di qualità e linee guida per un utilizzo trasparente, riproducibile e responsabile dell’IA nella ricerca, promuovendo la condivisione di dati aperti secondo i principi FAIR ((findability, accessibility, interoperability, and reusability).
Europarlamento, Commissione CULT, dibattito pubblico sulle tutele per i creatori e l’IA. La Commissione Cultura e Istruzione ha tenuto un’audizione pubblica sul tema “Dare potere ai creatori nell’era dell’IA”. La discussione si è concentrata sull’implementazione di tutele efficaci, a fronte di tecnologie di IA che utilizzano sempre più materiale protetto da copyright per l’addestramento. La trasparenza nell’utilizzo dei contenuti protetti con pratiche che violano spesso anche i principi democratici fondamentali, l’aumento di cause legali in USA che evidenziano le crescenti tensioni tra aziende tecnologiche e creatori di contenuti indicano, secondo A. Bensamoun, consulente del Ministero della Cultura francese che è urgente intervenire rafforzando le tutele del copyright esistenti, stabilendo adeguati quadri normativi in materia di licenze e migliorando l’accesso alle informazioni sui dati di addestramento. Nel loro intervento, rappresentanti della Commissione europea hanno delineato diverse iniziative in essere, fra cui il Culture Compass (pubblicazione prevista entro la fine dell’anno), che mira a coordinare le politiche e i finanziamenti culturali dell’UE (DG EAC ) e il lavoro in corso per rafforzare la tutela del diritto d’autore, in particolare per quanto riguarda le eccezioni relative al text e data mining (DG CONNECT). SI è discusso infine della fattibilità della creazione di un registro centralizzato dell’UE che consenta ai titolari di diritti d’autore di non consentire l’utilizzo del proprio lavoro nei set di dati di addestramento per l’intelligenza artificiale sulla base dello Studio EUIPO pubblicato di recente.
IMCO, bozza di relazione sulla protezione dei minori online, la Commissione procede con il test dell’app e Agcom presidia. La commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori ha pubblicato una bozza di relazione parlamentare (iniziativa dell’eurodeputata socialdemocratica C. Schaldemose) dove si esorta l’UE ad adottare maggiori tutele online per i minori nell’ambito del Digital Fairness Act. Nonostante le misure di verifica dell’età adottate dalle principali piattaforme, i minori continuano infatti ad accedere a contenuti inappropriati, il che spinge a chiedere di colmare le lacune legali e stabilire standard di verifica dell’età a livello UE. Le principali proposte includono: vietare l’influencer marketing dannoso rivolto ai minori; estendere il divieto di profilazione pubblicitaria previsto dalla DSA a tutti i servizi digitali; vietare i dark pattern; legiferare contro le funzionalità delle piattaforme che creano dipendenza; introdurre sistemi di allerta rapida per le tendenze online pericolose che colpiscono i minori. Gli eurodeputati possono proporre emendamenti fino al 2 luglio, votazione finale in commissione prevista per il 16 ottobre. A tale riguardo si segnala che segnala che Agcom è stata scelta dalla Commissione europea, in un gruppo ristretto di digital services coordinators, per partecipare alle attività di sperimentazione della nuova applicazione volta a verificare l’età dei minori nell’accesso alle piattaforme online che ospitano contenuti pornografici. È una delle principali novità introdotte dal Dsa-Digital services act (Regolamento europeo n. 2022 /2065) entrato in vigore il 7 febbraio 2024.
DSA: FPM nominato segnalatore attendibile da Agcom. FPM – Federazione contro la Pirateria Musicale e Multimediale è stata ufficialmente designata Trusted Flagger (Segnalatore Affidabile) da parte dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, nelle aree della proprietà intellettuale, delle frodi online e della violazione della privacy, così come previsto dall’art. 22 del Digital Services Act. Fondata nel 1996, FPM opera da oltre 25 anni nella prevenzione e contrasto della pirateria online nel settore musicale, audiovisivo e multimediale, collaborando con autorità pubbliche, piattaforme online, associazioni di categoria e società titolari di diritti.
Fonti: AER, UE, Confindustria, Italia Oggi