WebSoft, la corsa dei giganti accelera il divario con l’Europa

12

Condividi l'articolo

Secondo l’Area Studi Mediobanca la crescita delle multinazionali del web accelera grazie all’IA, aumentando la concentrazione del mercato e il gap con i player europei

La crescita delle grandi multinazionali del web non accenna a rallentare. Anzi, l’Intelligenza Artificiale sta amplificando un trend già strutturale: ricavi, margini e capacità di investimento dei big globali viaggiano a velocità ormai irraggiungibili per la maggior parte dei competitor europei. Un’evoluzione che rischia di accentuare la concentrazione del mercato e di allargare ulteriormente il gap competitivo tra pochi campioni mondiali e un ecosistema continentale ancora frammentato.

Secondo l’Area Studi Mediobanca, nel 2025 i principali operatori globali del settore WebSoft – società attive nello sviluppo software, nei servizi web e nelle piattaforme digitali – registreranno una crescita dei ricavi a doppia cifra (+12,6%), accompagnata da un forte miglioramento della redditività e da un’impennata degli investimenti (+66%). Non si tratta solo di un ciclo favorevole, ma dell’effetto combinato di scala globale, potere di mercato e adozione accelerata dell’Intelligenza Artificiale generativa, destinata a ridisegnare l’intera catena del valore digitale (comunicato Mediobanca).

I numeri del 2024 restituiscono con chiarezza la dimensione del fenomeno. I ricavi aggregati delle Top25 WebSoft mondiali hanno raggiunto 2.262 miliardi di euro, superando il PIL italiano e crescendo di oltre il 109% rispetto al 2019. Il ranking è dominato da colossi statunitensi e cinesi: Amazon guida con oltre 614 miliardi di euro di fatturato, seguita da Alphabet, Microsoft e Meta. A colpire non è solo la crescita, ma soprattutto la redditività: i big tech globali esprimono storicamente ebit margin superiori al 30-40%, livelli che nessun operatore europeo è oggi in grado di replicare su scala comparabile

L’Intelligenza Artificiale rappresenta il principale moltiplicatore di questo vantaggio. Il cloud – il segmento più esposto all’adozione dell’IA – continua a crescere a ritmi prossimi al 20%, trainato da soluzioni PaaS e SaaS sempre più integrate con modelli generativi, automazione avanzata e analisi predittiva. La capacità di sostenere investimenti massicci in infrastrutture, data center e ricerca consente ai grandi gruppi di rafforzare barriere all’ingresso che rendono sempre più difficile la competizione per gli operatori di minori dimensioni ASM_WEBSOFT 2025_Comunicato Sta….

In questo contesto si colloca la prima indagine sistematica sulle WebSoft italiane, che fotografa un settore in espansione ma strutturalmente lontano dai leader globali. Nel 2024 il fatturato aggregato ha superato i 43 miliardi di euro (+9,2% sul 2023), con oltre 235 mila addetti. La crescita è stata sostenuta da e-commerce e food delivery, nonché da operazioni di M&A e dall’ingresso dei fondi di private equity, ma accompagnata da una progressiva compressione dei margini e da un aumento della leva finanziaria.

Tra i campioni nazionali spiccano SeSa, Reply ed Engineering per dimensione, mentre Zucchetti (Z Holding) guida per redditività. Bending Spoons rappresenta un caso emblematico: elevata produttività, margini a doppia cifra e una traiettoria che guarda più ai benchmark internazionali che al mercato domestico, tanto da valutare una possibile IPO negli Stati Uniti. Ma il confronto resta impietoso: i fatturati dei primi cinque player globali sono oltre 150 volte quelli dei primi cinque italiani.

Mediobanca definisce “WebSoft” le società attive nello sviluppo software, servizi web e piattaforme digitali, incluse attività di e-commerce, cloud, internet media services, system integration e servizi digitali avanzati. Il rischio, evidenzia l’analisi, è che l’Intelligenza Artificiale acceleri una dinamica già in atto: pochi grandi gruppi globali sempre più dominanti e un tessuto europeo relegato a ruoli di nicchia o di fornitura. Colmare il divario richiederà non solo innovazione tecnologica, ma anche maggiore scala, capitali più efficienti e una strategia industriale capace di competere nell’economia delle piattaforme. Sono questi elementi che devono far riflettere politici e legislatori, anche per gli impatti sul nostro settore.

Articoli correlati

UE.-2jpg
Copyright

Ultime dalla UE

Rinviato il rapporto del Parlamento UE su IA e diritto d’autore: focus su TDM e controllo dei contenuti dei media. Il Parlamento europeo ha rinviato