I primi risultati della consultazione pubblica del giugno scorso e del sondaggio Eurobarometro. Il giorno del passaggio decisivo sancito dal voto del Parlamento UE sulla riforma del copyright la Commissione UE pubblica un primo resoconto della consultazione pubblica su come aumentare l’efficacia delle misure contro i contenuti illegali online. La consultazione, aperta a tutti e estesa a tutti gli illeciti perseguibili online, fra cui anche il copyright, si è svolta dal 30 aprile al 25 giugno scorso e ha visto un’ampia partecipazione di utenti individuali (oltre il 90%). Le risposte di questi “very active users” (utenti molto attivi di piattaforme online e altri tipi di servizi di hosting – i più intensamente utilizzati sono piattaforme di condivisione di media audio / audiovisivi, mercati di e-commerce, servizi di condivisione e trasferimento di file, piattaforme di social media o piattaforme di hosting di blog) convergono nel ritenere Internet un mezzo sicuro, le procedure di segnalazioni di eventuali attività illegali semplici, ma che ci siano spazi di miglioramento nella gestione delle motivazioni e di eventuali contestazioni. Il contributo di CRTV, soprattutto incentrato sulle tutela del copyright, si è allineato alla posizioni degli interventi istituzionali richiedendo meccanismi di “notice, take and stay down” per aumentare l’efficacia delle misure, oltre a procedure semplificate ed efficaci per garantire la rapidità degli interventi. Insieme al rapporto la Commissione ha anche pubblicato i risultati di un sondaggio flash di Eurobarometro (469) del giugno scorso, su un campione rappresentativo di cittadini dei 27 Stati Membri UE (33.224 interviste) sul tema.

Dai dati chiave risultanti dall’Eurobarometro Flash, questa la posizione del cittadino comune europeo:
- Il 65% degli intervistati ritiene che Internet non sia sicuro per i suoi utenti.
- Una larga maggioranza (90%) concorda che devono essere predisposti accordi per limitare la diffusione di contenuti illegali online.
- Una larga maggioranza (85%) concorda che la libertà di espressione deve essere protetta online.
- Il 44% concorda che i servizi di hosting online sono efficaci nell’affrontare il contenuto illegale.
- Il 90% concorda che i servizi di hosting online dovrebbero rimuovere immediatamente i contenuti contrassegnati come illegali dalle autorità pubbliche o delle forze dell’ordine
- Il 75% degli intervistati concorda che, quando un servizio di hosting su Internet rimuove il contenuto caricato da un utente, l’utente dovrebbe essere in grado di impugnare la decisione.
La conferma delle necessità di procedere nell’estensione di regole certe, trasparenti, eque all’ ambiente online. Regole basate sui principi democratici fondanti del nostro patrimonio comune dell’Unione, a beneficio di tutti.


