Manca il decreto indennizzi, le prime interrogazioni parlamentari. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato sul proprio sito in data 30 Aprile un Avviso per ricordare a tutti i gli operatori di rete in ambito locale interessati, che hanno facoltà di effettuare il rilascio delle frequenze, di cui detengono il diritto d’uso, in anticipo rispetto alle scadenze di cui alla tabella 4 del Decreto ministeriale 19 giugno 2019, (art. 4, comma 9). Per tale rilascio volontario è riconosciuto un indennizzo ai sensi della Legge 205/2017 (art. 1, comma 1039, lett. b).
L’avviso, a firma di Pietro Celi, direttore generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali ed Eva Spina direttore generale per le tecnologie delle comunicazioni e la sicurezza informatica, è corredato da scadenze e dettagli per inviare la richiesta: la domanda, come indicato sul sito, dovrà essere inoltrata al Ministero tramite posta elettronica certificata, all’indirizzo dgscerp.dg@pec.mise.gov.it dal 4 al 30 maggio 2020, secondo le modalità previste dall’Avviso.
L’Associazione Tv Locali ricorda che tale procedura viene ora avviata dal Mise senza che sia stato ancora emanato il decreto ministeriale previsto al comma 10 dell’articolo 4 del Dm 19 giugno 2019, che definirà le modalità operative e le procedure per l’erogazione degli indennizzi. Tale decreto deve fissare gli importi relativi agli indennizzi e i tempi di pagamento. In assenza di tali indicazioni, gli operatori di rete locali non possono aderire alla rottamazione anticipata come ribadito dal Presidente dell’Associazione TV Locali di Confindustria Radio Televisioni, Maurizio Giunco nel suo comunicato stampa, con le conseguenze negative che ciò comporterebbe all’intero processo di transizione. La fase transitoria è stata avviata sul territorio a gennaio 2020 (decreto direttoriale del 28 Novembre 2019), prosegue nonostante l’emergenza sanitaria e in questi giorni è stato pubblicato il secondo decreto direttoriale (29 Aprile 2020), con i dettagli operativi relativi all’ Area ristretta B.
Interrogazioni dei Parlamentari al MISE. “Il governo riveda e tempistiche previste dal bando del 30 aprile per il rilascio anticipato delle frequenze, prevedendo, prima del rilascio, l’individuazione degli indennizzi da corrispondere”. Così i parlamentari di Forza Italia, Federica Zanella e Giorgio Mulè, in un’interrogazione al ministro dello Sviluppo economico a firma congiunta. L’avviso pubblico stabilisce “una tempistica molto ristretta” e “non specifica quali saranno gli importi degli indennizzi”: una modalità operativa, quella adottata dal ministero dello Sviluppo economico, “quanto mai singolare – sostengono ancora i parlamentari di FI – perché si chiede alle emittenti radiotelevisive locali di cedere anticipatamente e ‘alla cieca’ le proprie frequenze, rinviando ad una fase successiva la determinazione degli importi previsti per gli indennizzi”. “Sarebbe come chiedere a qualcuno di vendere la propria casa – evidenziano i deputati azzurri – andare dal notaio per il rogito e solo una volta sottoscritta la compravendita, scoprire a quanto ammonterebbe il suo valore. Assurdo. In un momento così delicato per il nostro Paese aggiungere incertezza a incertezze non e’ la strategia più saggia da perseguire, soprattutto in un settore messo a dura prova dalle conseguenze della pandemia di Covid-19. Non vorremmo che il governo, oltre ad aver respinto ogni nostro emendamento per incrementare i contributi alle emettenti locali, volesse per di più speculare sulla ‘necessita’ da parte di molti detentori di vendere le loro frequenze” (Ansa). Interrogazione a risposta scritta dai contenuti assimilabili (inaccettabilità del rilascio delle frequenze da parte degli operatori locali senza conoscere procedure, importo e iter e tempi di pagamento) è stata presentata da Nunzio Angiola (Gruppo Misto).

