Linee guida di settore per la produzione televisiva in sicurezza nelle settimane e nei mesi a venire: è quanto hanno condiviso e pubblicato le maggiori emittenti britanniche – ITV, BBC, Sky, Channel 4, Channel 5, STV, ITN, e l’Associazione delle Emittenti Commerciali e i servizi on demand (COBA) con l’Associazione Produttori TV e cinema (PACT). Le linee guida, sono contenute in un documento di 15 pagine stilato con la consulenza di esperti in materia sanitaria e di sicurezza sul lavoro, e hanno lo scopo di consentire un ritorno alla produzione per l’industria televisiva. Si tratta di una versione 1, nelle intenzioni le linee guida evolveranno nei prossimi mesi seguendo l’evoluzione del lockdown e delle indicazioni governative. Sono tese a coprire tutta l’ampia gamma dei generi di televisivi, e in questo sono complementari all’imminente guida della British Film Commission sulla gestione dei rischi associati alla produzione cinematografica e teatrale di fascia alta. In definitiva le produzioni televisive cercano di adattarsi alle nuove sfide poste dal rischio Covid-19 e forniscono un quadro all’interno del quale l’intero settore può operare. Nonostante nel Regno Unito le maglie delle restrizioni per il contenimento del Covid-19 siano più larghe, il protocollo approvato indica complessità, costi e rinunce che devono essere affrontate per mantenere i livelli di produzione.
Contesto UK. Partiamo col dire che nel Regno Unito l’attività di produzione televisiva, analogamente agli altri Pasesi, non è stata specificatamente sospesa e il suo funzionamento non è limitato dal Coronavirus Act 2020 (con l’esclusione di alcune disposizioni applicabili come ad es. le mense sul posto di lavoro). Le restrizioni sono quelle generali che richiedono alle persone di rimanere a casa e uscirne solo per una serie di motivi previsti, uno dei quali è il lavoro (ma solo se non può essere fatto da casa) e che limitano le riunioni di più di 2 persone in un luogo pubblico: anche per queste ultime esiste tuttavia l’eccezione nel caso “in cui la riunione è essenziale per motivi di lavoro”. In tema di dispositivi di protezione individuali (DPI) le maglie sono più larghe poiché “sono richiesti solo durante le riprese in ambienti a rischio più elevato come gli ospedali”: l’attuale orientamento di Public Health England del Regno Unito non raccomanda l’uso di mascherine protettive al di fuori delle strutture di assistenza.
Norme in materia di salute e sicurezza. Le linee guida si basano sull’applicazione pratica, all’interno di un ambiente di produzione televisiva, dell’ultima guida di Public Health England (PHE) e quelle HSE (Health Security Envronment) in relazione alla gestione dei rischi sul luogo di lavoro nell’applicazione delle pertinenti norme in materia di salute e sicurezza.
Similmente a quanto succede in Italia in determinate circostanze, le infezioni da COVID-19 sul posto di lavoro rientrano nel RIDDOR (Regolamento sulla segnalazione di infortuni, malattie e eventi pericolosi 2013) e pertanto questi requisiti devono essere considerati nei protocolli di produzione.
I contenuti. In estrema sintesi, le linee guida descrivono in dettaglio 6 requisiti di base che i produttori, insieme all’emittente che commissiona i programmi, devono prendere in considerazione quando progettano di produrre durante l’emergenza da Covid-19:
- Prestare particolare attenzione alle persone a maggior rischio (oltre a disabili, categorie più esposte al Covid-19)
- Aumentare le precauzioni per tutti (fra queste, la misurazione della temepratura);
- Ridurre il numero di persone coinvolte nella produzione;
- Considerare i requisiti editoriali “sulla fotocamera” (cambi di sceneggiatura, set, turni, ecc.) per ridurre il numero di lavoratori contemporaneamente presenti;
- Valutare la salute e il benessere mentale del team;
- Prevedere un ciclo di feedback sulle misure approntate.
Aree di rischio. La guida definisce anche le aree chiave da considerare quando si valuta il rischio sulle produzioni e suggerisce i controlli da considerare.
- Viaggi – cercare di ridurre al minimo i viaggi e seguire i principi di allontanamento sociale all’interno degli accordi di viaggio, ove possibile.
- Location – considerare la capacità fisica dello spazio rispetto ai requisiti di allontanamento sociale e alla fornitura di strutture igieniche chiave.
- Attività lavorative – considerare le attività che le persone dovranno intraprendere attraverso ruoli nella produzione e se questi possono essere adattati o modificati per ridurre il rischio.
- Attrezzature da lavoro – le attrezzature da lavoro sono fondamentali per la produzione TV, dalle telecamere e le cuffie, alle sale di montaggio. Debbono essere garantiti una buona igiene e la gestione di potenziali problemi con i punti di contatto.
- Schemi di lavoro – i modelli organizzativi del lavoro possono consentire di avere piccoli gruppi (coorti) di persone che non entrano in contatto con altri gruppi.
- Aree di sosta – le aree di sosta sono molto importanti e potrebbero richiedere una certa riconfigurazione e pianificazione intorno alle pause per garantire che siano il più sicure possibile.
- Pronto soccorso e servizi di emergenza – i servizi di emergenza sono sottoposti a forti pressioni, pertanto potrebbero non essere in grado di rispondere il più rapidamente possibile, come di norma; inoltre il Coronavirus comporta un rischio potenziale per i soccorritori.
- Maschere, guanti e altri dispositivi di protezione individuale – l’uso dei DPI è l’ultima risorsa e dovrebbe essere preso in considerazione solo quando tutte le altre forme di controllo sono state considerate e / o implementate. In generale non appare necessario procurarsi DPI di grado medico. Le eccezioni, molto limitate, a questo riguardo potrebbero essere quando si riprende in ambienti a rischio Covid-19 più elevati come gli ospedali
- Salute mentale – Il rischio Covid-19 e la risposta (lockdown) hanno avuto un potenziale impatto sulla salute mentale per coloro che lavorano nelle produzioni.


