Banda 700: parte con le Marche il refarming del centro e sud Italia

Le-migliori-App-per-usare-uno-smartphone-come-un-telecomando-TV

Condividi l'articolo

Concluso il refarming nel Nord Italia, si riparte dall’Area 4: a fare da apripista è la Regione Marche, indica la nota del MISE. Con le ultime aree delle province di Forlì-Cesena e di Rimini, è terminato il processo di refarming nel Nord Italia: e già oggi, 15 marzo, si avvia la riorganizzazione delle frequenze nell’Area 4 della roadmap, che prevede province del centro e sud Italia (e segnatamente Abruzzo, Marche Molise, Sicilia Calabria, Puglia, Basilicata) con la partenza dei primi comuni della regione Regione Marche.

La prima provincia coinvolta sarà Pesaro-Urbino, seguita poi da Ancona e provincia e Macerata ed infine sarà la volta delle provincie di Ascoli Piceno e Fermo. Le operazioni nelle Marche si concluderanno il 6 aprile p.v., con il grosso della riorganizzazione delle frequenze nell’area concentrato da qui al 25 marzo. In qualche data il coinvolgimento di alcuni comuni delle regioni limitrofe (Abruzzo, Campania, Lazio). Per tutte le informazioni per data consultare la pagina del sito CRTV.  Le date previste per la riorganizzazione delle frequenze delle emittenti nazionali e locali nei singoli comuni sono consultabili sul sito dedicato del MISE nuovatvdigitale.mise.gov.it al link dedicato al refarming.

Come di norma i telespettatori, nella data prevista per le operazioni di refarming nel proprio Comune, dovranno effettuare la procedura di ri-sintonizzazione dei canali per agganciare le nuove frequenze e continuare a vedere l’intera offerta televisiva. Video Tutorial, FAQ e contatti (call centre, whatsapp e web) sono accessibili dai link indicati. Il sito consiglia anche di consultare il portale Rai dedicato, per la programmazione nazionale ed i TG regionali RAI, inclusa la programmazione regionale accessibile dalle diverse aree.

 

 

 

 

Articoli correlati

UE.-2jpg
Intelligenza Artificiale

Ultime dall’UE

Parlamento UE e Commissario McGrath sullo European Democracy Shield. Il Comitato speciale del Parlamento europeo sullo European Democracy Shield ha discusso con il Commissario Michael