Tavolo TV 4.0: proposte per un processo efficace e condiviso per la banda 700

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Siddi al Tavolo TV 4.0: necessarie accelerazioni e riflessioni. La situazione di grave emergenza sanitaria che si sta presentando nel Paese come ‘seconda ondata di pandemia’ richiede al tempo stesso una accelerazione e una riflessione sulle modalità per il raggiungimento degli obiettivi della Legge di Bilancio 2019 per il rilascio della banda a 700 MHz. Dobbiamo, insieme istituzioni e operatori,  far quadrare le azioni giuste per uno scopo importante per il il Paese oltreché per il settore radiotelevisivo. Questa trasformazione potrà essere uno dei volani principali per la digitalizzazione del Paese se la trasformazione richiesta alla televisione per il rilascio della banda a 700 MHz seguirà una strada maestra che non lasci indietro nessuno. Una trasformazione che non può comportare la perdita né di utenti, né di ascolti, considerando il carattere e il valore dei contenuti veicolati dalla piattaforma digitale accessibile a tutti e prevalentemente gratuita”.

È quanto ha affermato Franco Siddi, presidente CRTV in avvio del dibattito odierno indetto e aperto al Mise (in video conferenza) dalla Sottosegretaria con delega alle Comunicazioni, Onorevole Mirella Liuzzi, per dare slancio e obiettivi chiari e quanto più possibile condivisi al processo di rilascio della banda a 700 Mhz. La Sottosegretaria, peraltro, ha voluto dare segnali concreti in ordine al Piano di Comunicazione, acquisendo i contributi dell’Associazione e assumendo impegni per l’aggiornamento e la puntualità dei dati e sull’evoluzione degli interventi per la sostituzione degli apparecchi televisivi delle famiglie atti a garantire continuità di accesso alla tv e a tutti i suoi servizi. Informazioni e aggiornamenti sono stati forniti sulla rotta del Mise anche per l’assegnazione agli operatori di rete dei diritti d’uso delle frequenze in ambito locale e per le graduatorie dei fornitori dei servizi media audiovisivi. Indirizzi, metodo, impegni, tempi di marcia (annunciato peraltro un nuovo incontro prima di Natale) sono stati apprezzati dal presidente Siddi, sollecitato dalla Sottosegretaria a prendere subito la parola anche in qualità di vicepresidente del tavolo TV 4.0, vicepresidenza condivisa con la Dottoressa Laura Aria, in rappresentanza dell’Agcom, di cui è stata recentemente eletta tra i Commissari.

Franco Siddi ha centrato il suo intervento su: il valore del processo in atto, sulle sue compatibilità e opportunità  puntando in particolare sulla campagna di comunicazione; la disponibilità e valutazione corretta dei dati relativi agli apparecchi nelle famiglie italiane; la valenza del Bonus Tv e altri interventi necessari  per favorire efficacemente la sostituzione degli apparecchi TV da cambiare; una campagna e gli incentivi necessari per lo smaltimento virtuoso dei televisori obsoleti e la loro rottamazione; la segnalazione dell’esigenza di ristoro dei costi di riconfigurazione e trasformazione delle reti sostenuti dagli operatori nazionali; le procedure da completare  con particolare riferimento al comparto locale, sollecitando l’anticipazione di tutti i bandi per operatori di rete e fornitori dei servizi media audiovisivi, nonché l’assegnazione delle numerazioni LCN contestuale in tutte le aree tecniche.  Su questi punti c’è poi stato l’approfondimento specifico dell’Associazione Tv locali di Crtv, di cui parliamo nell’articolo dedicato.

La roadmap che porterà al rilascio della banda a 700 MHz è partita il 1° gennaio 2020 e gli operatori televisivi hanno rispettato e stanno rispettando tutte le scadenze previste – anche durante il lockdown – con i rilasci, i cambi frequenze e gli investimenti per la costruzione delle nuove reti DVB-T2 previste dal Nuovo Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze (PNAF). Il processo di trasformazione alla TV 4.0 con la transizione al DVB-T2, che coinvolge la quasi totalità delle famiglie e comporta la sostituzione degli apparecchi obsoleti con nuovi apparecchi TV, ha invece subìto a causa dell’emergenza sanitaria un rallentamento che deve essere al più presto recuperato.

Le accelerazioni da imprimere al processo individuate da CRTV includono perciò: l’avvio immediato di una campagna di comunicazione al pubblico “diffusa e continua”; il miglioramento dell’accessibilità del bonus TV, attualmente sottoutilizzato, che preveda l’approntamento di procedure semplificate (es. voucher) ed esperibili online, anche in considerazione delle limitazioni agli spostamenti per l’emergenza sanitaria; l’accelerazione delle procedure relative alle TV locali (assegnazione frequenze, graduatorie FSMA e LCN) derogando alla tempistica prevista dalle linee guida (si v. articolo dedicato).

Fra le riflessioni proposte c’è l’urgenza di un assessment sullo stato di diffusione delle nuove tecnologie nelle abitazioni di residenza inclusivo del dato sugli apparecchi (e non solo sulle famiglie). Nelle abitazioni di residenza – prima del lockdown, cioè a fine febbraio 2020 – si contavano oltre 30 milioni di apparecchi ancora DVB-T da sostituire entro il 30 giugno 2022, di cui 9 milioni MPEG-2 da sostituire entro il 1° settembre 2021 (date dei due passaggi tecnologici, l’abbandono dell’MPEG-2 e il passaggio al DVBT-2). Per raggiungere l’obiettivo è necessario più che triplicare le vendite che ad oggi si sono attestate a poco più di 300.000 pezzi al mese, considerando anche la resilienza al cambiamento proprio nella quota della popolazione con i ricevitori più vecchi.

CRTV ha infine ribadito l’opportunità di introdurre incentivi per tutti gli utenti per lo smaltimento virtuoso degli apparecchi obsoleti, un Green Deal TV che sia avviato e comunicato al più presto all’interno della campagna.

È di interesse del sistema porre in essere tutte le misure necessarie per il successo di questa transizione, garantendo strumenti adeguati per non lasciare indietro nessuno.  “La televisione su piattaforma terrestre, prevalentemente gratuita, fornisce un servizio di interesse pubblico costituzionalmente riconosciuto, con una offerta di informazione costante, qualificata e verificata e di una programmazione culturale e di intrattenimento altrettanto fondamentale per la sua funzione sociale in grado di estendere senso civico e coesione sociale” ha ricordato il Presidente di CRTV Franco Siddi, che ha ribadito: “Questa trasformazione potrà essere uno dei volani principali per la digitalizzazione del Paese solo se si saprà preservare l’accessibilità, la prevalente gratuità e la presenza generalizzata nelle case degli italiani della piattaforma digitale terrestre, considerando anche il valore dei contenuti su di essa veicolati. La trasformazione richiesta alla televisione per il rilascio della banda a 700 MHz non può comportare la perdita né di utenti e né di ascolti”.

 

 

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