WRC-23 e banda sub 700: un approfondimento sui risultati

2023-wrc23-logo-v

Condividi l'articolo

Durante la WRC-23 (World Radio Conference dell’ITU, Dubai, 20 novembre-15 dicembre 2023) si sono scontrati diversi interessi in tema di banda UHF 470-694 MHz (cosiddetta sub 700) nella Regione 1, regione che comprende l’Europa, l’Africa, il Medio Oriente e la Russia:

  1. La richiesta di attribuzione esclusiva al broadcasting nella maggioranza dei paesi in Regione 1 oltre il 2031.
  2. La richiesta di attribuzione primaria con identificazione per IMT (internet mobile technologies) nella fascia alta della banda 614-694 MHz da parte di alcuni Paesi Arabi e del Medio Oriente.
  3. La richiesta di attribuzione secondaria ai servizi mobili per i paesi CEPT (Conferenza Europea delle amministrazioni delle Poste e delle Telecomunicazioni) con rivalutazione di eventuali azioni regolamentari alla WRC-31.

La WRC-23 ha accolto tutte queste istanze, assicurando al broadcasting la banda 470-614 MHz nella Regione 1 e limitando eventuali azioni regolamentari dopo il 2031 alla sola banda 614-694 MHz.

La soluzione trovata dopo quattro settimane di negoziazione è stata quella di attribuzione mediante Footnote, lasciando inalterata la Tabella di attribuzione primaria al solo broadcasting.

Il Radio Regolamento ITU permette l’attribuzione in Tabella o tramite Footnote. Queste ultime vengono utilizzate quando i Paesi interessati sono in numero ridotto rispetto alla Regione di appartenenza e quando si vogliono porre delle limitazioni dovute o alle esigenze dei servizi primari presenti in Tabella, o alle richieste dei Paesi radio-elettricamente confinanti che possono opporsi a tutela dei propri servizi primari.

La WRC-23 ha quindi introdotto tre nuove Footnote nel Radio Regolamento:

  1. Footnote di “secondary allocation” per la banda 470-694 MHz nei Paesi CEPT.
  2. Footnote di “primary allocation” e identificazione IMT per la banda 614-694 MHz in alcuni Paesi Arabi e del Medio Oriente.
  3. Footnote di “secondary allocation” per la banda 614-694 MHz in alcuni Paesi Africani.

La mancanza dell’Italia e della Spagna nella Footnote sulla “secondary allocation” è dovuta alla opposizione di alcuni Paesi confinanti dell’Africa settentrionale.

Ma c’è di più.

Nessuno in Europa pensa al 5G o al 6G per la banda 470-694 MHz e non c’è alcuna limitazione allo sviluppo di questi servizi che stanno puntando a gamme di frequenze più alte. Anzi, la WRC23 si è caratterizzata per la richiesta di accesso alle frequenze identificate per l’IMT da parte dei servizi dall’alto quali HIBS (High Altitude IMT Base Stations), HAPS (High Altitude Platform Station), LEO (Low Earth Orbit), come complementari di quelli terrestri.

Le amministrazioni europee, che hanno lo spettro 470-694 MHz non utilizzato dal broadcast, intendono applicare la “secondary allocation” non per servizi IMT, ma per applicazioni di sicurezza (Public Protection and Disaster Relief – PPDR), per applicazioni geograficamente limitate e per applicazioni militari.

In Italia, come in Francia, Spagna, Grecia e altri, queste frequenze sono assegnate alla televisione digitale terrestre e nessuno di questi Paesi ha inteso rinunciare a questi servizi, che garantiscono l’offerta di televisione gratuita universale alla popolazione a tutela del pluralismo informativo, la diversità culturale e la coesione sociale.

Grazie a questa piattaforma di diffusione, che non profila l’utente by design, si potranno sviluppare servizi ad alta qualità per l’universalità della popolazione e nuove tecnologie distributive come il 5G broadcast.

Articoli correlati