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Priorità del semestre di presidenza belga per il settore radioTV. MFA verso l’approvazione. Streaming musicale, risoluzione su remunerazione e IA. SMAV, report sull’applicazione 2019-22. Consultazioni (GDPR, mondi virtuali). Linee guida su giornalismo responsbile e IA. Calendario di massima dell’anno delle elezioni europee.

UE, semestre di Presidenza Belga, priorità. Dal 1° gennaio al 30 giugno 2024, il Belgio assumerà la presidenza del Consiglio dell’Unione europea (il Consiglio). La Presidenza ha individuato sei priorità generali, fra cui, di interesse per il nostro settore: difendere lo stato di diritto, la democrazia e l’unità, che include le discussioni sullo European Media Freedom Act – EMFA, rafforzare la competitività dell’Europa, categoria che include le questioni legate all’intelligenza artificiale. L’11 gennaio i rappresentanti della presidenza belga si sono incontrati con la Commissione CULT dell’Europarlamento per discutere delle priorità nei settori della cultura e dei media e indicando   fra esse il varo del Media Freedom Act, protezione dei giornalisti e dei media pluralistici, trasformazione digitale del settore dei media e questioni etiche legate alla creazione di contenuti online. Il secondo semestre, quello che vedrà l’Unione Europea in transizione fra la chiusura della attuale consiliatura e l’inizio della nuova (si veda calendario di massima qui sotto), sarà presieduto dall’Ungheria. Link al sito della Presidenza belga.

Fonte: AER (Association of European Radio)

Streaming musicale, risoluzione dell’Europarlamento su compensi equi, trasparenza degli algoritmi, visibilità delle opere europee. In una risoluzione  approvata il 17 gennaio a larga maggioranza, gli Europarlamentari  hanno chiesto di affrontare lo squilibrio esistente nell’assegnazione dei ricavi nel mercato dello streaming musicale, che attualmente distribuisce alla maggioranza degli autori, interpreti ed esecutori un compenso molto basso. I canoni di royalty pre-digitali applicati devono essere rivisti, dicono i deputati, che criticano i “regimi di payola” *, che costringono gli autori ad accettare entrate inferiori se non inesistenti in cambio di una maggiore visibilità.

La richiesta:  un nuovo quadro giuridico dell’UE per regolamentare il settore, al quale attualmente non si applicano le norme comunitarie nonostante i servizi di streaming sinao divenuti uno dei principali strumenti di fruizione della musica. La futura legge comunitaria dovrà anche obbligare le piattaforme a rendere trasparenti gli algoritmi e gli strumenti di raccomandazione, al fine di prevenire pratiche sleali (e, fra queste, per es. la manipolazione delle cifre relative allo streaming, per ridurre i compensi dovuti agli AIE). Equa remunerazione del copyright, quindi, ma anche trasparenza sulle opere generate dall’intelligenza artificiale, attraverso un’etichetta informativa, per utenti e autori, a tutela del deepfake in mancanza di consenso di questi ultimi. Le norme dovranno inoltre obbligare le piattaforme di streaming a identificare i titolari dei diritti, assegnando correttamente i metadati, per rendere più visibili le opere. L’intervento dell’UE è necessario, infine, per garantire visibilità e accessibilità delle produzioni musicali europee, in considerazione dell’”enorme volume” di contenuti, in costante aumento, sulle piattaforme di streaming musicale, si afferma nel comunicato. In particolare i deputati richiedono sostegno alla diversità musicale, sulla base di studi che indicano che i ricavi del mercato dello streaming vanno principalmente alle grandi major e ad alcuni artisti. Nella legislazione dell’UE si dovrebbero includere specifici indicatori di diversità per valutare gamma di generi, lingue disponibili e presenza di autori indipendenti. A latere della richiesta di norme, una strategia industriale europea per promuovere la diversità del settore e gli attori più piccoli. I deputati propongono anche di “riflettere sulla possibilità” di imporre misure concrete, come quote per le opere europee, recita il comuunicato. La risoluzione è atto non vincolante e nel caso specifico espresso da un Parlamento vicino al rinnovo.

* Con il termine payola si indica, nel mondo del business musicale, una pratica illecita che consiste nel pagamento di un DJ o di un direttore radiofonico da parte di una società di edizioni (ASCAP, BMI, SIAE, …) o di etichette discografiche in cambio della messa in onda dei brani da loro prodotti. (fonte Wikipedia)

LINK: Risoluzione I Studio sullo streaming musicale I Ricerca bibliografica sullo streaming musicale

Media Freedom Act, si procede: il COREPER approva l’EMFA, iIl Comitato CULT lo farà questa settimana. Venerdì 19 gennaio gli ambasciatori presso l’UE hanno approvato l’accordo provvisorio sullo European Media freedom Act – EMFA raggiunto durante i negoziati del Trilogo (Consiglio, Commissione, Europarlamento) del 15 dicembre scorso. Si tratta della prima approvazione di un accordo provvisorio in ambito cultura e media avvenuto sotto la presidenza belga. Quest’ultima ha programmato diverse riunioni tecniche per mettere a punto i considerando che non sono stati concordati in precedenza, e presenterà questa settimana l’accordo definitivo e il testo ai gruppi di lavoro del Consiglio sulle telecomunicazioni (responsabile) e sulla proprietà intellettuale e diritto d’autore. La commissione CULT del Parlamento europeo voterà l’accordo il 24 gennaio. A seguito di questo voto, il testo sarà poi adottato formalmente dai co-legislatori e finalizzato in tutte le lingue ufficiali entro aprile 2024. Accedi qui al testo concordato.

SMAV, relazione sull’applicazione nel 2019-2022. La Commissione ha pubblicato un documento di lavoro sull’applicazione della Direttiva 2010/13/UE sui servizi media audiovisivi SMAV come modificata dalla Direttiva (UE) 2018/1808, per il periodo 2019-2022. L’articolo 33 della direttiva novellata prevedeva che entro il 19 dicembre 2022 – e, successivamente, ogni tre anni – la Commissione avrebbe dovuto presentare una relazione al Parlamento Europeo, al Consiglio dell’UE e al Comitato economico e sociale europeo sull’applicazione della SMAV: a causa del ritardo nel recepimento della Direttiva da parte di alcuni Stati membri, la pubblicazione è stata rinviato. Il Rapporto si concentra sui principali cambiamenti introdotti e, in particolare (si cita, dall’introduzione): ambito di applicazione, principio del paese d’origine e cooperazione tra regolatori nazionali ed ERGA, tutela dei minori, accessibilità dei servizi di media audiovisivi alle persone con disabilità visive o uditive, norme in materia rilievo dei servizi di media audiovisivi di interesse generale, norme sull’integrità del segnale, comunicazioni commerciali audiovisive, iniziative di co/autoregolamentazione, normativa in materia piattaforme di condivisione video e indipendenza dei regolatori dei media. Ove pertinente, si riferisce anche alle disposizioni proposte nella proposta di legge europea sulla libertà dei media (EMFA). La relazione si basa sulle risposte degli Stati membri a un questionario inviato dalla Commissione alle autorità nazionali e tiene conto dei casi recenti risolti dalla Corte di giustizia dell’Unione europea e informazioni sugli sviluppi in materia. L’attuazione delle norme per la promozione delle opere europee da parte dei fornitori di servizi lineari e non lineari sarà oggetto di una rendicontazione separata, ai sensi degli articoli 13 e 16 della direttiva – rendicontazione, relativa al periodo 2020-2021, che la Commissione intende pubblicare a breve.

Consultazioni: GDPR. La Commissione Europea ha aperto un invito a presentare proposte sul Rapporto sul Regolamento generale sulla protezione dei dati GDPR, tutti gli aspetti dell’applicazione dello stesso, fino all’8 febbraio. Le parti interessate sono invitate a presentare le loro osservazioni. Si tratta della seconda relazione sulla valutazione e revisione del Regolamento dovuta, ai sensi dell’articolo 97 del GDPR, dalla Commissione al Parlamento Europeo e al Consiglio ogni 4 anni (la prima è stata adottata il 24 giugno 20209. Il prossimo rapporto è previsto entro la metà del 2024. Il suddetto articolo prevede che il rapporto debba coprire in particolare il trasferimento internazionale di dati personali verso paesi terzi (Capo V, GDPR) e il . Riguardo al meccanismo di cooperazione e coerenza tra le autorità nazionali di protezione dei dati (Capo VII, GDPR) si indica che alcuni aspetti sono affrontati nella proposta di regolamento sulle norme procedurali del GDPR, adottato il 4 luglio 2023. Maggiori dettagli a questo link.

Consultazioni: mondi virtuali e IA generativa. La Commissione Europea/DG Comp ha pubblicato due inviti a presentare contributi incentrati sulla concorrenza nei mondi virtuali e sull’intelligenza artificiale generativa sotto il profilo dei livelli di concorrenza e la competitività in questi mercati emergenti. La Commissione sta indagando gli accordi tra i principali attori digitali e gli sviluppatori di IA generativa e il loro impatto sulle dinamiche di mercato e se l’investimento di Microsoft in OpenAI rientra nel regolamento UE sulle concentrazioni. La Commissione potrebbe organizzare un seminario nel secondo trimestre del 2024 per discutere le prospettive emerse dai contributi. I mondi virtuali e l’intelligenza artificiale generativa vengono affrontati insieme alla legge sull’intelligenza artificiale. Scadenza: 11 marzo 2024.

Linee guida sull’intelligenza artificiale nel giornalismo. Il Comitato direttivo sui media e la società dell’informazione (CDMSI) del Consiglio d’Europa ha adottato delle Linee guida sull’implementazione responsabile dell’IA nel giornalismo. Sviluppate dal Comitato di esperti per l’aumento della resilienza dei media (MSI-RES), forniscono spunti pratici per media, Stati, fornitori di tecnologia e piattaforme digitali coprendo varie fasi della produzione giornalistica:  processo decisionale, acquisizione di strumenti, integrazione nelle pratiche professionali e impatto esterno sul pubblico e sulla società. Propongono inoltre responsabilità per i fornitori di tecnologia, le piattaforme e gli Stati membri, sottolineando il ruolo di questi ultimi nella definizione di standard e nel fornire supporto per sistemi di IA responsabili nel giornalismo. Sviluppate insieme alla futura convenzione quadro del Consiglio d’Europa sull’intelligenza artificiale, queste linee guida settoriali traducono principi generali in applicazioni pratiche nel giornalismo.

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