Commissione UE, indagine preliminare rileva violazioni al DSA di Tiktok e Meta. Consiglio Europeo sulla sovranità sovranità digitale. Programma di Lavoro 2026 della Commissione con nuove iniziative su competitività e media. Bandi per oltre 40 milioni di euro a sostegno di giornalismo, audiovisivo e innovazione.
DSA, per la Commissione TikTok e Meta violano il DSA (indagine preliminare). Il 24 ottobre, la Commissione europea ha constatato in via preliminare che TikTok e Meta (Facebook e Instagram) hanno violato alcuni obblighi previsti dal Digital Services Act (DSA). Le presunte violazioni riguardano l’accesso ai dati pubblici per i ricercatori, lo strumento di segnalazione dei contenuti illegali (notice and action), l’uso di dark patterns e i meccanismi di reclamo.Secondo la Commissione, le piattaforme avrebbero imposto procedure complesse e restrittive ai ricercatori, lasciandoli con dati parziali o inaffidabili, ostacolando così studi su contenuti dannosi o illegali, in particolare per i minori. Il DSA impone invece un accesso trasparente ai dati per garantire una ricerca indipendente. Meta, inoltre, non offrirebbe un sistema di segnalazione semplice e intuitivo per i contenuti illegali, come quelli relativi ad abusi sui minori o terrorismo, richiedendo passaggi aggiuntivi e utilizzando interfacce ingannevoli che dissuadono gli utenti. Anche i meccanismi di ricorso di Facebook e Instagram sarebbero carenti, poiché non consentono di fornire spiegazioni o prove a sostegno dei reclami. Si tratta di constatazioni preliminari: le piattaforme potranno ora rispondere ai rilievi e adottare misure correttive. In caso di conferma delle violazioni, la Commissione potrà imporre ammende fino al 6% del fatturato mondiale. Dal 29 ottobre 2025, entrerà in vigore l’atto delegato sull’accesso ai dati, che amplierà i poteri dei ricercatori, includendo anche l’accesso a dati non pubblici delle grandi piattaforme e motori di ricerca. Link al comunicato
Il Consiglio europeo sulla sovranità digitale. Il 23 ottobre, i leader dell’UE si sono riuniti a Bruxelles per un Consiglio europeo incentrato sulla sovranità e la transizione digitale dell’Europa, la competitività, la preparazione alla difesa entro il 2030 e le principali sfide di politica estera. I leader hanno posto la sovranità digitale al centro della competitività a lungo termine dell’Europa e hanno chiesto di garantire un’autonomia tecnologica ma anche umano-centrica, trasparente e responsabile. Il Consiglio ha sottolineato la necessità di una solida governance dell’IA, una maggiore protezione dei dati e la sicurezza online per i minori, inclusa una potenziale maggiore età digitale per i social media. Per colmare le lacune infrastrutturali, hanno sollecitato un’implementazione più rapida della connettività ad alta velocità, il completamento del mercato unico delle comunicazioni elettroniche e il sostegno agli ecosistemi di innovazione che alimentano le start-up e le tecnologie di frontiera.
Commissione, Programma di Lavoro 2026. Il 21 ottobre, la Commissione Europea ha presentato a Strasburgo il Programma di Lavoro 2026, intitolato “Il Momento dell’Indipendenza dell’Europa”, che segna l’avvio della fase di attuazione dell’attuale mandato. Il documento prevede 70 nuove iniziative (68% legislative), 20 valutazioni e 25 ritiri. Le proposte riguardano principalmente la competitività (44%), le priorità sociali (21%) e la difesa (13%), con oltre la metà dei provvedimenti orientati alla semplificazione amministrativa. Obiettivo centrale è rafforzare la competitività europea e rimuovere ostacoli strutturali, in linea con l’approccio definito da von der Leyen come “Draghi plus”. Per la prima volta, il programma è accompagnato da una relazione sulla semplificazione e l’attuazione delle norme UE, mirata a modernizzare la legislazione digitale e sui dati e a garantire concorrenza leale nei media. Per la semplificazione normativa, tema trasversale a tutti i settori d’intervento la Commissione intende proseguire sulla scia degli Omnibus. Nel settore media e digitale, sono previste la revisione della Direttiva SMAV (terzo trimestre 2026), un Digital Fairness Act contro le pratiche sleali online, un Piano d’Azione contro il cyberbullismo e un Programma di Resilienza dei Media. Tra le priorità anche la salute mentale dei giovani e la riduzione dell’impatto dell’eccessivo uso degli schermi. Altre misure includono il Cloud and AI Development Act, il Chips Act, il Quantum Act e il “28° Regime per le Imprese Innovative”.Altre iniziative importanti sono annunciate nell’ambito della politica sociale ad iniziare dall’atteso Quality Jobs Act volto ad aggiornare la legislazione in materia di lavoro.
Abbamonte (DG Connect), esclusa la riapertura della Direttiva sul Copyright per l’IA. Intervenendo a un evento “Future of Work” e “OpenFuture” il 14 ottobre, Giuseppe Abbamonte, direttore dei media presso la DG CONNECT, ha affermato che non ci sarà “alcuna deregolamentazione del copyright” nell’ambito del programma di semplificazione dell’UE. Abbamonte ha definito “sconsiderata” la riapertura della Direttiva sul Copyright per affrontare il tema dell’IA, aggiungendo che una proposta di tassa sull’IA – avanzata dall’eurodeputato Axel Voss – scoraggerebbe l’innovazione e rafforzerebbe la concentrazione del mercato.Ha sostenuto che la questione chiave è la trasparenza, non il testo della Direttiva o l’attuale eccezione al text-and-data mining (TDM). Il modello di trasparenza della Commissione per le fonti di addestramento all’IA “non è perfetto”, ha ammesso, ma ha affermato che si deve valutare il suo impatto sul mercato prima di considerare ulteriori riforme. La valutazione della Direttiva, comprese le disposizioni sul TDM, è prevista entro la fine del 2026.
Bandi: 13,8 milioni di euro per partenariati giornalistici transfrontalieri e pluralismo. La Commissione europea ha stanziato complessivamente 13,8 milioni di euro per incentivare la collaborazione giornalistica transfrontaliera e il pluralismo dei media attraverso il sesto invito annuale a presentare proposte nell’ambito del programma Europa Creativa. Parte del finanziamento proviene da un invito a finanziare collaborazioni giornalistiche e sostenere partenariati transfrontalieri tra i media con l’obiettivo di rafforzare la resilienza del settore europeo dei media, e in particolare la sostenibilità finanziaria del giornalismo professionale. Il budget disponibile è di 6,9 milioni di euro, con un massimo di 2 milioni di euro per progetto biennale.La seconda dimensione parte sostiene il pluralismo dei media ed è aperta alle organizzazioni che possono fungere da intermediari per istituire e distribuire finanziamenti ai media locali e regionali, ai media comunitari, al giornalismo investigativo o ai media specializzati in notizie di interesse pubblico. Il budget disponibile per questo invito è di 6,9 milioni di euro, con un massimo di 2,5 milioni di euro per progetto biennale. Entrambi i bandi sono aperti fino al 4 febbraio 2026. – Partenariati giornalistici – Collaborazioni (2026), aperto a proposte di collaborazione transfrontaliera tra organizzazioni di media con modelli di business innovativi e/o progetti giornalistici transfrontalieri. Partenariati giornalistici – Pluralismo (2026) apertoa organizzazioni/intermediari che supportano i media in settori di particolare rilevanza per la democrazia.
Bandi: sostegno alle opere audiovisive europee nell’era digitale (10,5 milioni di euro) e promuovere i contenuti europei nel mercato globale (16,5 milioni di euro). “Innovative Tools and Business Models” (CREA-MEDIA-2026-INNOVBUSMOD) è il nome del bando che sarà gestito dall’Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura (EACEA), in conformità con il Programma di lavoro 2026. Obiettivo generale è supportare lo sviluppo e la diffusione di strumenti e modelli di business in termini di competitività e transizione verde e digitale per aumentare la visibilità, la disponibilità e la varietà delle opere audiovisive europee . La scadenza è il 15 gennaio 2026. “Markets & Networking” è il bando sempre gestito dall’EACEA) in conformità al Programma di Lavoro 2026. Il fondo stanziato intende sostenere la promozione dei contenuti europei nel mercato globale e rafforzare la cooperazione tra tutti gli attori della catena del valore audiovisivo. Si finanziano eventi e attività per il settore audiovisivo europeo, sia fisici, digitali o ibridi, volti a favorire scambi B2B, co-produzioni e vendite, con contenuti innovativi. Sono inclusi mercati tematici o regionali e iniziative di networking, comprese azioni promozionali e di co-creazione di opere e serie europee, , promuovendo tecnologie e modelli di business innovativi. La scadenza è il 20 gennaio 2026,


