Ultime dalla UE

UE.-2jpg

Condividi l'articolo

IA, data Act, tecnologie quantistiche, infrastrutture le priorità della Commissione nei prossimi mesi. In cosulltazione codice di buone pratiche sulla trasparenza dell’IA e linee guida sull’allineamento tra GDPR e DSA, call for evidence per il Digital Omnibus. Presidenza danese, copyright e IA.

Digital Omnibus, la Commissione raccoglie feedback. La Commissione europea ha aperto un invito a presentare contributi per raccogliere evidenze  dati e buone pratiche su come semplificare la propria legislazione nel prossimo Digital Omnibus, in particolare per quanto riguarda dati, sicurezza informatica e intelligenza artificiale.In linea con il programma di semplificazione della Commissione e con gli sforzi per creare un contesto imprenditoriale più favorevole, alleggerendo oneri amministrativi e costi per le imprese, l’iniziativa sostiene l’obiettivo della Commissione, indicato nella Bussola della Competitività, di ridurre gli oneri amministrativi di almeno il 25% per tutte le imprese e di almeno il 35% per le piccole e medie imprese. La call for evidence, che si propone come  primo passo verso la semplificazione del codice normativo digitale dell’UE, rimarrà aperta fino al 14 ottobre 2025.

Danimarca propone norme più severe per l’utilizzo di materiale protetto da copyright da parte dell’IA. Il “Gruppo di esperti danese su copyright e intelligenza artificiale” ha proposto dieci misure volte a rafforzare il controllo sull’utilizzo di materiale protetto da copyright nei sistemi di IA. Le raccomandazioni mirano a rendere più difficile il caricamento di brani musicali, video, libri e altre opere creative su strumenti di IA senza autorizzazione, garantendo un’equa tutela dei creatori nell’era digitale, attraverso il miglioramento della trasparenza nei dati di addestramento dell’IA, la creazione di meccanismi di opt-out per il text e data mining, l’ampliamento dei quadri normativi per le licenze collettive, l’introduzione di garanzie tecniche per prevenire i caricamenti illegali e la fornitura di linee guida sulla consapevolezza del copyright nell’IA. Le raccomandazioni suggeriscono inoltre di esplorare sistemi di arbitrato per le controversie sui diritti e di chiarire che offrire servizi di IA utilizzando contenuti protetti da copyright equivale a renderli disponibili al pubblico. Il Ministro della Cultura danese ha sottolineato che queste misure mirano a impedire alle aziende tecnologiche di sfruttare opere creative senza compensare gli artisti, con potenziali soluzioni da perseguire a livello UE. Si segnala che il 18 setembre si terrà una conferenza dedicata a questo tema organizzata dalla Presidenza danese a Copenhagen .

Le priorità della Commissione in ambito digitale nei prossimi mesi. La Commissione europea ha annunciato le priorità dell’agenda digitale per l’ultimo trimestre del 2025 per voce della vice presidente esecutiva alla Sovranità tecnologica, Henna Virkkunen. La Commissione è attualmente impegnata in un fitness check nel settore digitale, destinato a sfociare in un pacchetto di semplificazione omnibus, la cui presentazione è attesa per il 10 dicembre. Obiettivo dichiarato è ridurre gli oneri di rendicontazione, con particolare attenzione alle PMI, mentre resta aperta la questione se la revisione possa estendersi anche a Digital Markets Act, Digital Services Act e Artificial Intelligence Act. Sull’AI Act, proseguono fino al 14 settembre le candidature per lo Scientific Panel e l’Advisory Forum. A ottobre si attende la pubblicazione dell’Apply AI Strategy e l’European Strategy for AI in Science. Nel quadro più ampio dell’AI Continent Action Plan, forte interesse ha suscitato l’iniziativa AI Gigafactories, sulla creazione di strutture su larga scala dedicate allo sviluppo e alla formazione di modelli di IA di prossima generazione, al 20 giugno, data di chiusura dell’invito a manifestare interesse della Commissione, sono 76 proposte da 16 Paesi, inclusa l’Italia. Settembre 2025 è anche un momento cruciale per la data economy. Il Data Act entrerà in vigore il 12 settembre: pur applicandosi direttamente nei 27 Stati membri, richiederà misure nazionali su sanzioni ed applicazione che saranno coordinate con l’European Data Innovation Board. A fine settembre probabilmente verrà pubblicata anche l’European Data Union Strategy. Sul fronte quantistico, la Strategia UE lanciata il 2 luglio punta a una leadership globale entro il 2030 e prevede, tra l’altro, una proposta di Quantum Act entro il 2026. Infine, in tema di infrastrutture, dopo la consultazione pubblica relativa al Digital Networks Act chiusa l’11 luglio, più di 300 riscontri, la Commissione procederà con la valutazione d’impatto per arrivare a una proposta entro metà dicembre 2025. Tra le numerose proposte, si ricorda che il regolamento ambisce fra l’altro, a una politica dello spettro coordinata.

Nuovo Codice di buone pratiche sulla trasparenza dell’IA: consultazione e manifestazione di interesse. La Commissione europea ha avviato i lavori per il suo secondo Codice di buone pratiche, dedicato agli obblighi di trasparenza previsti dalla legge sull’intelligenza artificiale dell’UE. L’iniziativa è stata formalmente avviata con un invito a manifestare interesse con scadenza 2 ottobre per segnalare la propria partecipazione. A questa si affianca una consultazione sui requisiti di trasparenza previsti dall’articolo 50 della legge sull’intelligenza artificiale, inclusa una sezione specifica sul paragrafo 4 (obbligo di informativa per i distributori), aperta fino al 4 ottobre. Questa includerà anche l’etichettatura dei contenuti audio e video.

EDPB: linee guida sull’allineamento tra GDPR e DSA, consultazione. Il Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) ha pubblicato le sue prime linee guida sull’interazione tra il Digital Services Act (DSA) e il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR). L’iniziativa mira a garantire che le piattaforme online e i servizi di intermediazione, come i motori di ricerca e i social media, applichino i regolamenti in modo coerente, in particolare nel trattamento dei dati personali. Le disposizioni riguardano, fra l’altro, i meccanismi di notifica e intervento per la segnalazione di contenuti illeciti, il funzionamento dei sistemi di raccomandazione, la tutela dei minori, la trasparenza nella pubblicità e le restrizioni alla profilazione mediante l’utilizzo di dati sensibili. Forniscono inoltre consigli pratici sulla cooperazione inter-normativa fra le autorità per far rispettare le norme, e offrire certezza del diritto ai fornitori di servizi. Le linee guida sono ora aperte alla consultazione pubblica con scadenza 31 ottobre. L’EDPB sta preparando ulteriori linee guida sull’allineamento del GDPR con altre normative digitali , tra cui il Digital Markets Act (DMA) e l’EU AI Act.

Multa di 2,95 miliardi di euroa Google per abuso di monopolio nella pubblicità online. Nel tardo pomeriggio di venerdì 5 settembre, la Commissione Europea ha annunciato di aver adottato una decisione contro Google per violazione delle norme UE sulla concorrenza abusando della sua posizione dominante nel settore delle tecnologie per la pubblicità display (“AdTech”) e ha imposto una sanzione di 2,95 miliardi di euro. La decisione conclude la lunga indagine di Google su AdTech a seguito del reclamo presentato dal Consiglio europeo degli editori (European Publishers Council- EPC). Google ha 60 giorni di tempo per proporre come rimedi alle pratiche illegali. L’EPC pur accogliendo con favore le conclusioni della Commissione, ha affermato che sono necessari ulteriori interventi correttivi. Google ha già annunciato di voler ricorrere contro la decisione. Nel fissare l’importo della sanzione, la Commissione ha tenuto conto di vari elementi, tra cui la durata e la gravità dell’infrazione, nonché il fatturato rilevante di AdX nello Spazio Economico Europeo (See), a cui si riferiscono le infrazioni e ha tenuto conto del fatto che Google era già stata multata in passato per abuso di posizione dominante.
La decisione fa riferimento a un comportamento in gran parte similea quello oggetto dell’indagine del Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti, ed è importante anche in vista del prossimo processo sui remedies negli Stati Uniti, che avrà inizio il 22 settembre 2025.

Fonti: UE,AER, Confindustria

Articoli correlati