Si è chiusa ieri l’edizione 2024 di Radiodays Europe, tre giorni di appuntamenti con i professionisti della radio nel mondo. Ricchissimo il parterre e i temi affrontati a Monaco, come risulta dalle news accessibili dal sito. Il prossimo appuntamento annuale è il 9-11 marzo 2025 ad Atene.
Come già accennato, molti i temi oggetto degli incontri in programmam dedicati al settore in senso ampio (radio, audio e podcast), quest’anno erano concentrati su intelligenza artificiale e radio, come attirare i target giovani, come garantire l’inclusività, ma sono state diverse le sessioni dedicate anche a creatività, marketing, branded content, radio in auto, nuove tecnologie, ecc. Di seguito ci concentreremo sul tema del rapporto fra la radio e l’intelligenza artificiale, e su due annunci importanti di Radioplayer (Worldwide) relativi a nuovi sviluppi nella gestione dei dati e all’accordo raggiunto con Google per integrare l’assistente vocale nell’aggregatore.
Riguardo all’IA, nella giornata di apertura di domenica, nel summit dedicato, si è guardato a come l’intelligenza artificiale influisce sull’attività quotidiana delle stazioni radio e sul panorama audio in generale – stato dell’arte attuale e futuro prossimo della tecnologia e dei suoi usi, etica. Fra le applicazioni, attuali e potenziali della tecnologia, si è accennato all’automazione, al giornalismo investigativo, e alla possibilità di incrementare accessibilità e coinvolgimento del pubblico. Un approfondimento sulla segmentazione e sulla tecnologia di estrazione ha fornito ulteriori informazioni sulle opportunità di flessibilità dei media e di migliore accessibilità, ad es. con la personalizzazione dei contenuti audio e pubblicitari. L’IA è già qui, la radio svedese ha presentato dei case studies interessanti sulla creazione di contenuti basati sull’intelligenza artificiale, con usi per la traduzione e la trascrizione – un ruolo fondamentale l’IA lo può giocare per superare barriere linguistiche e dialetti – e sul consumo della radio mobile: strumenti che richiedono trasparenza e revisione umana, tenendo conto del rischio di errori fattuali e delle zone di pericolo editoriali (deep fake). L’intelligenza artificiale non è solo uno strumento per semplificare i compiti, ma anche una fonte di intrattenimento in sé, come in una trasmissione dove sono state prodotte ben 30 ore di materiale in sole 6 ore (Viki & Köpi Show). Contenuti editoriali, ma anche pubblicitari (Radioadmaker) consentono alle PMI di creare facilmente annunci radiofonici in 3 minuti. Grande entusiasmo quindi sule opportunità aperte, ma dagli interventi è emersa anche l’importanza del contributo umano e del coinvolgimento dei dipendenti nel processo di sviluppo di questi nuovi strumenti. Interessante anche l’incontro sulla semplificazione della produzione radiofonica tramite l’intelligenza artificiale, e le opportunità in tema di archiviazione, separazione delle tracce audio, trascrizione, anche ai fini di obiettivi di inclusività; e quello su altri due case studies, relativi all’automatizzazione della creazione di contenuti radiofonici quali news locali o meteo o delle ricerche di archivio, da un lato, e dell’applicazione di un sistema “radio cloud”, un’automazione basata su browser e una piattaforma di produzione e gestione dei contenuti.
Nella sessione dedicata Radioplayer ha raccontato la propria storia, che si basa sulla costruzione di una collaborazione tra emittenti pubbliche e private, Paesi e case automobilistiche. Riguardo a quest’ultime, Radioplayer dichiara di collaborare oggi con i produttori del 45% delle automobili in Europa, e che in alcune di queste vetture sono già integrati app store con diversi distributori radiofonici. L’accento è quindi stato messo sulla sincronizzazione ottenuta dall’aggregatore radio tra tutti i dispositivi utilizzati – dall’auto allo smartphone, ai dispositivi indoor senza soluzione di continuità -e sul superamento della criticità di raccogliere i metadati di tutte le diverse stazioni radio del mondo. In questo compito Radioplayer è avvantaggiato rispetto ad altri operatori, e con i metadati può creare valore aggiunto per le emittenti, potendo loro consegnare, potenzialmente, informazioni dettagliate sulle abitudini di ascolto dei consumatori. Per l’evoluzione verso una maggiore integrazione dei dati nell’utilizzo di Radioplayer si veda il comunicato sul sito. Si segnala che nel team dedicato a questi sviluppi figura anche Eugenio La Teana, Head of Innovation presso RTL 102.5, membro dello Steering Board di WorldDAB e Country Manager Italia di Radioplayer.

Dulcis in fundo, alla fine dell’incontro, l’annuncio che Radioplayer ha appena siglato un accordo con Google per l’integrazione dell’assistente vocale di Google. Nel comunicato si sottolinea l’impegno di Google nel migliorare l’esperienza dell’ascoltatore e l’importanza di collaborare con un settore unificato attraverso Radioplayer.


