Diamo conto di due iniziative a livello internazionale che mirano a facilitare l’accessibilità delle radio nell’ambiente connesso: l’ “how to” di World Dab, propone consigli per aumentare la riconoscibilità dei comandi vocali di ricerca delle radio; partendo da alcune criticità comuni, il”playbook” della EBU, si rivolge più in generale dell’accessibiltà delle radio sulle auto connesse cercando collaborazioni trasversali al riguardo.
WorldDAB, linee guida sulla navigazione vocale. WorldDAB – il forum globale di settore per la promozione della radio digitale DAB+ – ha prodotto delle linee guida sull’uso dei fonemi e degli alias per facilitare l’accesso degli ascoltatori all’offerta delle loro radio preferite quando vengono utilizzati i comandi vocali. Le linee guida, elaborate per le emittenti radiofoniche e i produttori di device, nascono dalla constatazione che i comandi vocali sono sempre più utilizzati per navigare tra le radio. Gli smart speaker e gli assistenti virtuali utilizzano il “riconoscimento vocale” per comprendere ciò che viene loro detto e la “riproduzione vocale” per confermare scelte e risultati agli utenti. Nel parlato molte parole e frasi tipiche possono essere rappresentate da testo semplice, ma due situazioni, rilevanti per le radio, non sono gestite bene: quando gli ascoltatori richiedono una radio utilizzando un nome diverso da quello ufficiale; e quando il nome di una radio non viene detto nello stesso modo in cui è scritto nel testo. Alias e fonemi vengono in aiuto in questi casi. La guida “how-to” di 18 pagine aiuta quanti lavorano nelle radio a verificare la correttezza dei propri fonemi e a trovare standard condivisi con i produttori di ricevitori radio. Semplificando al massimo le linee guida consigliano, tra l’altro, di utilizzare strumenti quali il DNS e l’alfabeto internazionale IPA (slide, in inglese). Sul sito web di WorldDAB, anche un case study della collaborazione fra la Wolkswagen e la radio commerciale australiana.
UER, call to action per condividere iniziative relative alla radio nell’auto connessa . L’Unione europea di radiodiffusione (EBU, l’acronimo inglese) ha lanciato un’iniziativa che mira a chiedere “la priorità della radio nelle auto”. L’iniziativa denominata EBU, “Connected Car Playbook “mira a garantire che il pubblico possa continuare a trovare e ascoltare facilmente i contenuti radio preferiti sui veicoli connessi: le linee d’azione, per iniziare condivise fra diversi broadcaster pubblici associati, è aperta alla collaborazione di tutte le radio (ed infatti un primo contatto di presentazione del progetto è stato preso con AER, di cui CRTV è membro) e più in generale tutte le componenti della catena del valore: l’industria automobilistica, i fornitori di sistemi, gli app store e l’industria radiofonica”. L’EBU dichiara che il Playbook è “un invito all’azione unitaria per garantire che la radio possa – e debba – essere visibile e facile da trovare in macchina, ponendo in primo piano l’esperienza dell’utente”. L’approccio in definitiva appare pragmatico, collaborativo, volto a parlare ed agire con un’unica voce, e mantenere gli interessi dell’audience al centro, e il tema della prominence della radio (v. slide)
Il Playbook è attualmente sostenuto, fra gli altri, dalla Radio svedese, dall’ARD (Germania), dalla BBC (UK), da Radio France, RTVE (Spagna) ed è stato presentato a tutti i membri dell’EBU in occasione del Media Summit del 2024 a Ginevra il 24 aprile.

Scritto in collaborazione con AER