Annunciata l’approvazione delle modifiche al Regolamento sul diritto d’autore online: interventi più rapidi e mirati grazie all’estensione delle ingiunzioni dinamiche e alla piattaforma Piracy Shield.
Nella seduta del 30 luglio, il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha approvato le modifiche al Regolamento sul diritto d’autore online. Il nuovo quadro normativo estende l’ambito di applicazione delle “ingiunzioni dinamiche” a tutti i titolari di eventi live, che potranno richiedere l’intervento dell’Autorità per bloccare violazioni relative a contenuti audiovisivi e assimilati. L’accesso alla piattaforma Piracy Shield sarà consentito anche tramite associazioni o federazioni antipirateria. Il testo recepisce le novità del Regolamento europeo sui servizi digitali (DSA), del decreto “Omnibus” e delle recenti modifiche legislative in materia di diritto d’autore
Le nuove procedure permettono di disabilitare l’accesso a contenuti diffusi illegalmente entro i primi trenta minuti dalla messa in onda, comprese prime visioni cinematografiche, programmi di intrattenimento e opere sonore. Il blocco potrà avvenire attraverso la risoluzione DNS o l’instradamento del traffico verso indirizzi IP destinati prevalentemente ad attività illecite.
I soggetti accreditati dovranno effettuare segnalazioni puntuali, evitando rischi di overblocking, pena la sospensione dell’accreditamento. È previsto inoltre lo sblocco di risorse non più destinate ad attività illecite o bloccate da almeno sei mesi.
I provvedimenti si applicano a fornitori di servizi di mere conduit, hosting, caching, VPN, DNS pubblici e motori di ricerca. Per i fornitori di servizi di media audiovisivi, il Regolamento prevede l’avvio di procedimenti sanzionatori ai sensi del Testo unico sui servizi di media audiovisivi.
Il testo della delibera Delibera 209/25/CONS “Modifiche al regolamento in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica e procedure attuative“, pubblicato in data 5 agosto 2025, è reperibile a questo link..
Si ricorda che CRTV aveva partecipato alla consultazione con un proprio contributo.