L’evoluzione del broadcasting tra innovazione tecnologica e nuovi equilibri di mercato

2025.10.8-9 HDFI MAF web-221

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Tecnologia, mercato e inclusione: il broadcasting italiano di fronte alla sfida dell’innovazione e alla concentrazione del potere digitale globale, il keynote speech del Presidente Marano all’HDForum/MAF 2025.

Non solo un messaggio politico forte, riferito al tema della prominence (vedi comunicato). In occasione della Conferenza Annuale di HD Forum Italia, il presidente di Confindustria Radio Televisioni, Antonio Marano, ha aperto il suo intervento sottolineando l’importanza della collaborazione con un’organizzazione che da vent’anni promuove lo sviluppo di piattaforme interoperabili e aperte, capaci di integrare trasmissioni via etere e via internet, garantendo accessibilità universale e inclusione.

Sono questi i valori fondanti del broadcasting televisivo, oggi al centro di una fase di profonda trasformazione. Negli ultimi anni, il settore ha vissuto cambiamenti radicali, accelerati dalla pandemia e dall’affermarsi dei grandi operatori OTT e streamer globali, che hanno modificato gli equilibri di mercato e messo sotto pressione la sostenibilità economica del broadcasting tradizionale.

Nonostante ciò, il digitale terrestre (DTT) continua a rappresentare in Italia il principale canale di accesso alla televisione, con un’offerta gratuita e diversificata che favorisce l’accessibilità, la coesione sociale e riduce il digital divide, anche grazie al ruolo delle emittenti locali. La transizione tecnologica verso il DVB-T2 costituisce oggi una tappa decisiva: la nuova piattaforma consente una maggiore capacità trasmissiva, immagini in 4K, servizi interattivi e contenuti on-demand.Per garantire continuità e universalità del servizio, è essenziale preservare l’uso esclusivo della banda sub-700 MHz ai broadcaster. Solo su questa base la piattaforma broadcast potrà evolvere verso il 5G Broadcast, aprendo la strada a nuove modalità di fruizione. Parallelamente, molte emittenti italiane stanno integrando l’offerta tradizionale con piattaforme IP, combinando trasmissioni live e contenuti on-demand. L’innovazione coinvolge anche i sistemi di misurazione delle audience, sempre più orientati alla convergenza tra mezzi diversi ma con l’obiettivo di mantenere trasparenza e comparabilità dei dati, a tutela del pubblico e degli investitori.

Sul fronte economico, il mercato pubblicitario globale continua a crescere: in 15 anni ha registrato un incremento del 290%, raggiungendo nel 2025 un valore stimato di 1.000 miliardi di euro. Tuttavia, oltre la metà di questa cifra è oggi intercettata dai grandi operatori digitali. In Italia, tra il 2015 e il 2024 gli investimenti pubblicitari sono aumentati del 17%, con radio e TV stabili attorno ai 4 miliardi (+6% in dieci anni). Nello stesso periodo, la pubblicità digitale è quasi raddoppiata (+85%), e inoltre l’85% del valore è concentrato nelle mani di pochi colossi globali, non soggetti agli stessi obblighi delle emittenti nazionali.

Questi attori sottraggono risorse e valore al sistema Paese, anche attraverso il controllo dei dati e dei big data, oggi leva strategica per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale.

A questo link il video integrale dell’intervento del Presidente Marano, nonché, sul canale YouTube di CRTV:

  • l’intervista a Rete Sette rilasciata dal Presidente Marano a margine dell’intervento

  • l’intervista a Rete Sette rilasciata dal Direttore Generale Donato

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