Il Senato ha approvato in via definitiva la legge italiana sull’Intelligenza Artificiale. La legge si fonda su principi d’uso antropocentrici, trasparenti e sicuri dell’IA, con particolare attenzione all’innovazione, cybersicurezza, accessibilità e tutela della riservatezza. È quanto dichiarato nel comunicato del dipartimento per la trasformazione digitale che anticipa principi e tutele, settori applicativi, governance e prevede aggiornamento periodico, fondi per start up e PMI. La legge è stata pubblicata in GU il 26 settembre.
Butti: “L’Italia è il primo Paese UE con un quadro nazionale pienamente allineato all’AI Act. È una scelta che riporta l’innovazione nel perimetro dell’interesse generale, orientando l’IA a crescita, diritti e la piena tutela dei cittadini”.
La legge interviene in modo organico su più settori– sanità, lavoro, pubblica amministrazione e giustizia, formazione e sport.
Sul piano della governance, la norma designa l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), con poteri di vigilanza e ispettivi su adeguatezza e sicurezza dei sistemi, e l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) per la gestione di notifiche sicure per cittadini e imprese ed elaborazione di case studies specifici.
Il provvedimento istituisce un meccanismo di programmazione strategica predisposto e aggiornato con cadenza biennale dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio, con il supporto di ACN e AgID e il coinvolgimento delle principali autorità settoriali e report annuali al Parlamento.
La legge attiva un programma di investimenti da 1 miliardo di euro a favore di startup e PMI nei campi dell’IA, della cybersicurezza e delle tecnologie emergenti.
La L. 132/2025 recante disposizioni e deleghe al Governo in materia di intelligenza artificiale, è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 223 del 25.09.2025. Il provvedimento entrerà in vigore il 10 ottobre prossimo.


