Confindustria Radio Televisioni: bene il fondo per radio e tv locali ma il taglio alla Rai indebolisce l’intero settore. Necessario attuare un sistema di contribuzione equo che coinvolga gli OTT.
Confindustria Radio Televisioni esprime il proprio rammarico per la conferma del taglio di 10 milioni di euro alle risorse destinate alla Rai per l’anno 2026. Pur accogliendo con favore il recupero dei tagli precedentemente previsti per il biennio 2027-2028, l’Associazione sottolinea come la riduzione dei finanziamenti non sia coerente con la missione del Servizio Pubblico.
Per il Presidente Antonio Marano, “Alla Rai deve essere garantita la piena capacità economica per poter assolvere ai propri compiti, specialmente alla luce degli importanti investimenti necessari per l’attuazione del Contratto di Servizio e per adempiere agli obblighi derivanti dall’European Media Freedom Act, pilastro della libertà e della resilienza dei media in Europa”. Per Marano, inoltre: “La Rai è un driver di sviluppo per tutto il settore editoriale del Paese, indebolire il principale motore della filiera audiovisiva ed editoriale significa, di fatto, impoverire tutta l’industria con ricadute dirette sulla competitività dell’intero sistema Paese di fronte ai giganti globali del digitale.”
Le emittenti radiotelevisive locali costituiscono, insieme al servizio pubblico nazionale, il principale veicolo attraverso cui la maggioranza dei cittadini accede all’informazione di prossimità e al dibattito locale. I contributi statali per l’informazione locale sono erogati in virtù di un preciso patto con il Legislatore, mirato a sostenere il ruolo di pubblica utilità di queste realtà. Nello specifico, tali fondi sono destinati esclusivamente a quelle emittenti che investono nella produzione e trasmissione di contenuti informativi locali originali e quotidiani, rispettando standard professionali e occupazionali rigorosi.
“In questo contesto, desideriamo esprimere un sentito ringraziamento al Governo e a tutte le forze politiche che, con lungimiranza e senso di responsabilità, hanno sostenuto e votato l’emendamento volto a garantire le risorse necessarie alle TV locali. Questo atto non è solo un sostegno economico, ma un segnale politico forte che riconosce la dignità e la necessità di un’emittenza locale solida e indipendente, capace di dialogare con le comunità”.
Il presidente Marano conclude ricordando che L’obiettivo del legislatore non dovrebbe essere quello di sottrarre risorse a una categoria per destinarla a un’altra, ma di garantire resilienza del sistema nel suo complesso: “Riteniamo fondamentale e improrogabile che il sostegno all’Editoria e al pluralismo arrivi finalmente anche dai grandi operatori globali attraverso la destinazione al settore editoriale dei proventi della c.d. Web Tax. Solo riequilibrando il mercato sarà possibile difendere la libertà di espressione e la qualità dell’informazione italiana di fronte alle sfide future”.
Roma, 22 dicembre 2025

