La televisione che unisce: emozioni, attenzione e valore per i brand

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Non solo intrattenimento, ma una vera e propria piattaforma emozionale capace di coinvolgere, unire e fidelizzare. La televisione si conferma strumento imprescindibile per i brand, capace di adattarsi ai cambiamenti digitali senza perdere la propria centralità. È quanto emerso dalla terza edizione di “The New TV Ad Age”, organizzata da FCP-AssoTV al Teatro Alcione di Milano, dove accademici, volti noti e professionisti hanno discusso il presente e il futuro del piccolo schermo.

La giornata tipo degli spettatori. Il primo studio, a cura di Human Highway, ha seguito 2.000 persone con un diario digitale settimanale, raccogliendo oltre 42.000 esperienze di visione su TV, piattaforme e app. Ne emerge un mosaico che descrive come, quando e perché gli italiani guardano i contenuti video: al mattino e ai pasti domina l’informazione, spesso condivisa in famiglia e occasione di confronto; la sera è il momento del relax, con film, serie e grandi show; gli eventi sportivi e musicali dal vivo restano i picchi di coinvolgimento e socialità. Secondo i dati Auditel-Censis, ogni casa dispone in media di 4-5 schermi, favorendo una visione multi-device e personalizzata; tuttavia, i contenuti che trasmettono allegria e intrattenimento continuano a riunire i nuclei familiari, facendo salire fino al 40% l’indice di soddisfazione.

Le emozioni misurate da neuromarketing e intelligenza artificiale. La seconda ricerca, condotta con Emotiva attraverso tecniche di neuromarketing e strumenti di intelligenza artificiale, ha coinvolto altre 2.000 persone analizzando le reazioni facciali di fronte a diversi contenuti (informazione, intrattenimento, fiction, serie e sport). I risultati mostrano come il pubblico non scelga più in base al genere o al palinsesto, ma piuttosto al bisogno emotivo del momento, declinato per generi: sport, massimo engagement, ma fedeltà emotiva variabile; film e serie TV, maggiore versatilità, capaci di soddisfare più bisogni emotivi. Gli spettatori dedicano in media 1-2 ore al giorno ai contenuti, con un’attenzione media del 60% che nei programmi di intrattenimento raggiunge picchi di coinvolgimento emotivo del 97%.

Pubblicità e resilienza della tv. Elemento chiave per i brand, la pubblicità non allontana lo spettatore: tra il 70% e il 99% resta davanti allo schermo durante gli spot; nelle serie e nei film, con messaggi mirati, l’attenzione tocca il 95%; se lo stacco pubblicitario è introdotto dal conduttore, la permanenza sale all’80-90%. Anche un’alta qualità editoriale può incrementare il ricordo pubblicitario fino al 40%.

La TV evolve e non perde il cuore. Dalle ricerche emerge in definitiva come la televisione rimange il media che più di tutti riesce a parlare alle emozioni del pubblico e a garantire valore ai brand. Nonostante la moltiplicazione degli schermi e l’avanzata delle piattaforme digitali, la TV continua a unire, emozionare, confermandosi un punto fermo nella vita degli italiani e nel panorama della comunicazione.

Sul sito di FCP Assointernet sono disponibili i video della serata e il comunicato stampa

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