La rete di protezione UE per il digitale

Conf-doa

Condividi l'articolo

DSA e DMA non sono oggetto di trattativa nei negoziati commerciali con gli USA, dichiara la Von der Leyen. Ottenere la conformità delle big tech al nuovo quadro normativo e lavorare sulla complementarietà di norme e interventi è obiettivo primario della UE, indicano i Vice Commissari esecutivi Virkkunen e Ribera. Ruolo dei media indipendenti nel rafforzare la resilienza democratica, e possibili nuove azioni nelle piaghe del Democracy Shield, secondo il Commissario Mc Grath. Nel mezzo della guerra e le tregue dei dazi, la Commissione sembra procedere con circospezione nel settore della regolazione delle big tech. Resta il nodo dell’enorme impatto degli USA nel settore audiovisivo, come documenta uno studio dell’Osservatorio Europeo, e della necessità di trovare strumenti alternativi di promozione del settore.

Intervenendo la scorsa settimana davanti alla Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori (IMCO), la Commissaria per la Tecnologia Henna Virkkunen ha dichiarato che la Commissione deciderà a breve in merito a potenziali violazioni del Digital Markets Act (DMA) da parte di Apple e Meta. Virkkunen ha osservato che la Commissione sta lavorando intensamente per garantire la conformità e un dialogo costruttivo con le Big Tech, il DMA ha già portato a modifiche nelle pratiche commerciali dei gatekeeper, impartendo istruzioni di conformità ad Apple e inviato obiezioni formali a Google in merito all’auto-preferenza. La Vicepresidente ha inoltre aggiunto che, ai sensi del Digital Services Act (DSA), la Commissione sta conducendo dieci indagini su aree prioritarie come la vendita illegale di prodotti, la tutela dei minori e i rischi elettorali. Anche la Vicepresidente Esecutiva per la Concorrenza dell’UE, Teresa Ribera ha confermato l’impegno della Commissione nell’applicazione del DMA e la disponibilità a sanzionare le grandi aziende tecnologiche inadempienti. Ribera ha affermato che sono in fase di preparazione le decisioni in materia di infrazione e che potrebbero essere imposte sanzioni qualora le aziende non dimostrino la volontà di collaborare. Come già riportato, il capo della direzione Concorrenza della Commissione, Olivier Guersent, ha sottolineato che l’applicazione del DMA si concentra sulla conformità piuttosto che su sanzioni elevate e che le sanzioni previste per Apple e Meta non dovrebbero essere confrontate con le sanzioni antitrust del passato, poiché le violazioni del DMA sono recenti e non recidive.

La Vicepresidente Esecutiva Virkkunen ha avuto uno scambio di opinioni anche con la Commissione Affari Giuridici (JURI) sui punti critici relativi all’intelligenza artificiale (IA), al diritto d’autore e alla libertà dei media. Al centro della discussione è stato il Codice di Condotta dell’IA Act di prossima pubblicazione. La Virkkunen ha annunciato che il Codice e le relative linee guida saranno pubblicati contemporaneamente. E ha ribadito che l’aspetto più controverso del processo di redazione del Codice è trovare un equilibrio tra il sostegno all’innovazione dell’IA e la tutela dei diritti dei settori creativi, garantire un equo compenso ai creatori.

La Presidente Ursula von der Leyen ha ribadito che le normative tecnologiche dell’UE – il Digital Services Act (DSA) e il Digital Markets Act (DMA) – non sono oggetto di trattativa nei negoziati commerciali con gli Stati Uniti. Mentre la Commissione sta valutando l’introduzione di una tassa sui servizi digitali (incentrata su settori come la pubblicità online), qualsiasi decisione dipenderà dai negoziati in corso, con gli Stati Uniti che hanno sospeso i nuovi dazi per 90 giorni.

In uno scambio di opinioni dinnanzi alla Commissione speciale sullo Scudo democratico dell’UE (EUDS), il Commissario Michael McGrath ha delineato il rinnovato impegno della Commissione a salvaguardare la resilienza democratica all’interno dell’Unione europea attraverso il quadro in evoluzione dello Scudo democratico dell’UE. Non è ancora chiaro quale forma giuridica prenderà il Democracy Shield, che potrebbe essere una definizione ombrello per coordinare  ed eventualmente integrare iniziative già intraprese e in corso di attuazione. A fronte di una dichiarazione assolutamente condivisibile del Commissario, che le democrazie europee si trovano ad affrontare minacce crescenti, come interferenze straniere, attacchi informatici e finanziamenti politici opachi, che potrebbero minare la fiducia del pubblico nelle istituzioni democratiche e che per preservare i valori democratici dell’UE, i cittadini devono disporre di informazioni che la nuova iniziativa, include la creazione di una rete di fact-checker per combattere la disinformazione e proteggere i diritti fondamentali maggiore trasparenza nelle attività di lobbying, in particolare per quanto riguarda l’influenza di paesi terzi, equità e trasparenza nelle elezioni, in particolare per quanto riguarda le piattaforme online e i contenuti algoritmici. Tutte misure in parte già previste nelle norme europee. McGrath ha infatti sottolineato che il Digital Services Act (DSA) e il Regolamento sulla pubblicità politica, che entreranno pienamente in vigore a ottobre, mirano a garantire maggiore trasparenza, mentre la Commissione rimane impegnata a sostenere i media indipendenti in quanto vitali per la democrazia: “sono vettori di accesso a informazioni affidabili”, ha aggiunto McGrath. Non è chiaro se questo riferimento si all’EMFA o ad eventuali altri iniziative a sostegno della libertà dei media. 

Il tema di affiancare all’azione difensiva delle norme, necessarie ed imprescindibili, iniziative positive di rilancio del settore è stato posto da Presidente di CRTV Marano al Sottosegretario Barachini (si veda).

Articoli correlati

UE.-2jpg
Digital Services Act (DSA)

Ultime dalla UE

DMA, avvio di 3 indagini sul cloud computing. La Commissione UE ha avviato tre indagini di mercato sui servizi di cloud computing ai sensi della

AGCom-Logo
AGCOM

AgCom, nuovi mercati del SIC, pubblicata la delibera

Aumenta la granularità della regolamentazione attraverso l’introduzione di un nuovo mercato relativo alle piattaforme digitali e una nuova segmentazione dei mercati esistenti. Con Delibera 251/25/CONS,