NIELSEN, Investimenti pubblicitari SETTEMBRE 2022: TOTALE MEZZI. Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia registra nei primi nove mesi del 2022 un valore complessivo pari a circa 3,73 miliardi di euro, con un trend in flessione (-4,5%) rispetto ai valori dello stesso periodo dell’anno precedente (“perimetro tradizionale”). Nel singolo mese di settembre, il dato si attesta a 477 milioni di euro circa con una diminuzione del 4,9% rispetto ai valori dello stesso mese nel 2021.
Investimenti pubblicitari Italia: TOTALE MEZZI, perimetro tradizionale
(confronto YoY 2022-21)
Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV) su dati Nielsen. Investimenti pubblicitari netti.
In termini di “perimetro esteso” (includendo le componenti Search, Social e Classified di Internet e dei cosiddetti Over The Top), il valore del mercato si attesta di poco al di sopra di 6,0 miliardi di euro (-1,5% rispetto al 2021), con una differenza da quello “tradizionale” di circa 2,4 miliardi di euro.
Investimenti pubblicitari Italia: TOTALE MEZZI, perimetri a confronto
(perimetro tradizionale vs esteso)
Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV) su dati Nielsen. Investimenti pubblicitari netti.
Il perimetro «esteso» monitorato da Nielsen, include le componenti Search, Social e Classified di Internet e dei cosiddetti Over The Top.
Nel periodo considerato, il mercato pubblicitario “esteso” continua a rimanere sotto i valori pre-COVID (2019) di circa 31 milioni (-333 milioni per il perimetro tradizionale).
Investimenti pubblicitari Italia: TOTALE MEZZI, trend negli ultimi anni
(andamento per singolo mese)
Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV) su dati Nielsen. Investimenti pubblicitari netti.
Come riporta la nota Nielsen “siamo in un momento complesso tra tensioni negative che abbiamo imparato a conoscere e risultati macroeconomici meno negativi del previsto. Il PIL del terzo trimestre è risultato in crescita del +0.5% nonostante le pessime previsioni che sono arrivate da più parti con una crescita acquisita (cioè nell’ipotesi di un quarto trimestre a zero) a fine anno del +3.9%. Aspettando gli atipici mondiali invernali, il quarto trimestre porterà ulteriori interessanti opportunità di comunicare per le aziende: ci sia aspetta dunque un recupero per il mercato verso la fine dell’anno”.
NIELSEN, Investimenti pubblicitari SETTEMBRE 2022: RADIOTV. Il settore totalizza nel periodo gennaio-settembre 2022 un investimento complessivo di circa 2,64 miliardi di euro, in calo del 7,5% rispetto all’anno scorso (2,85 miliardi di euro nel 2021). Nel singolo mese il valore degli investimenti Radiotv registra 321 milioni di euro circa in flessione del 6,2% rispetto all’anno precedente.
Investimenti pubblicitari Italia: RADIOTV
(confronto YoY 2022-21)
Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV) su dati Nielsen. Investimenti pubblicitari netti.
Il risultato negativo è principalmente determinato dall’andamento del mezzo televisivo a cui si aggiunge la Radio dopo un lungo periodo in cui aveva mostrato una importante ripresa tra tutti i mezzi tradizionali. L’aggregato dei due mezzi rimane sotto i valori pre-COVID di circa 160 milioni di euro (-5,7%).
NIELSEN, Investimenti pubblicitari SETTEMBRE 2022: TELEVISIONE. Continua il trend di flessione del mezzo anche a settembre. Nel singolo mese, la Televisione registra una diminuzione del 6,7%, portando l’intero periodo considerato circa 2,38 miliardi di euro con una variazione cumulata pari a -8,6% (-223 milioni di euro rispetto al 2021).
Investimenti pubblicitari Italia: TELEVISIONE
(confronto YoY 2022-21)
Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV) su dati Nielsen. Investimenti pubblicitari netti.
Nel dettaglio, Mediaset totalizza una raccolta cumulata nel periodo considerato (gen-set) pari a circa 1,36 miliardi (-3,5%), Rai 463,7 milioni di euro (-17,7%), Sky Italia-Comcast 266,0 milioni circa (-20,7%), Warner Bros. Discovery Italia 177,3 milioni (+0,8%) e La7-Cairo Communication 115,6 milioni (-5,0%). Nel periodo considerato, il mezzo televisivo rimane sotto i valori pre-COVID di circa 100 milioni di euro (-4,1%).
Investimenti pubblicitari Italia: TELEVISIONE, dettaglio operatori
(confronto YoY 2022-21)
Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV) su dati Nielsen. Investimenti pubblicitari netti.
NIELSEN, Investimenti pubblicitari SETTEMBRE 2022: RADIO. Nel mese di settembre anche la Radio torna in sofferenza dopo un lungo periodo con segno positivo. Nel mese di settembre il mezzo diminuisce dell’1,4% rispetto al 2021 attestandosi ad un valore di 29,7 milioni di euro circa, portando gli investimenti complessivi del periodo considerato a 255 milioni circa (+3,5% rispetto al 2021). Nel periodo gennaio-settembre 2022, il mezzo radiofonico rimane sotto i valori pre-COVID (2019) di circa 60 milioni di euro (-18,8%).
Investimenti pubblicitari ITALIA: RADIO
(confronto YoY 2022-21)
Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV) su dati Nielsen. Investimenti pubblicitari netti.
NIELSEN, Investimenti pubblicitari SETTEMBRE 2022: DIGITAL. Internet, relativamente al perimetro rilevato da FCP-AssoInternet, registra un decremento del 3,8% nei primi nove mesi, attestandosi a 333 milioni di euro circa. Allargando il dato al perimetro stimato da Nielsen (inclusivo delle componenti Search, Social e Classified e dei cosiddetti Over The Top), il mezzo chiude il periodo gennaio-settembre a 2,68 miliardi di euro circa, con un aumento del 2,7%.
Investimenti pubblicitari Italia: INTERNET, variazione annuale
(confronto YoY 2022-21)
Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV) su dati Nielsen. Investimenti pubblicitari netti.
TOTAL Digital include le componenti Search, Social e Classified degli Over-The-Top (OTT).
Si ricorda che la differenza tra i due perimetri (FCP-AssoInternet e TOTAL Digital Nielsen) pari a circa 2,4 miliardi di euro, è riferibile alla raccolta degli operatori globali OTT sul territorio nazionale (principalmente Google, Facebook e Amazon).
Investimenti pubblicitari Italia: INTERNET, confronto perimetri
(perimetro FCP vs total digital)
Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV) su dati Nielsen. Investimenti pubblicitari netti.
TOTAL Digital include le componenti Search, Social e Classified degli Over-The-Top (OTT).
Tale valore mostra un andamento (+2,5% a settembre e +3,7% a livello cumulato) nettamente al di sotto delle performance degli altri anni in termini di crescita, e, nel periodo considerato, rappresenta circa l’88% del valore degli investimenti pubblicitari online (stima Digital Nielsen). In generale, il mezzo nella sua dimensione TOTAL Digital risulta cumulare una quota di mercato sul perimetro esteso pari al 44,1% (42,3% a settembre 2021), la Televisione insieme alla Radio mantengono una quota del 43,4%.
Investimenti pubblicitari Italia: INTERNET vs RADIOTV
(% su perimetro esteso)
Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV) su dati Nielsen. Investimenti pubblicitari netti.
TOTAL Digital include le componenti Search, Social e Classified degli Over-The-Top (OTT).
NIELSEN, Investimenti pubblicitari SETTEMBRE 2022: SETTORI MERCEOLOGICI. Nel mese di settembre sono 12 i settori merceologici in crescita: il contributo maggiore è portato dai settori Enti/Istituzioni (+67.7%), Turismo/Viaggi (+92.1%), Abbigliamento (+12.5%), Gestione casa (+11.4%). In calo a settembre gli investimenti di Automobili (-12.9%), Alimentari (-16.8%), Distribuzione (-17.4%) e Telecomunicazione (-18.7%). Relativamente ai comparti con una maggiore quota di mercato, si evidenzia, nei primi nove mesi del 2022, l’andamento positivo di Abitazione (+5.4%), Turismo/Viaggi (+78.6%) e Cura persona (+6.3%).
Investimenti pubblicitari Italia: AREE MERCEOLOGICHE
(confronto YoY 2022-21)
Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV) su dati Nielsen. Investimenti pubblicitari netti.
I primi cinque comparti (Alimentari, Distribuzione, Automobili, Farmaceutici/Sanitari, Bevande/Alcolici) rappresentano il 42,2% del totale mercato pubblicitario coprendo un valore di circa 1,57 miliardi di euro: Alimentari e Distribuzione confermano le prime posizioni, con una quota, rispettivamente, del 12,8% e 10,0%.













