Influencer: audizione di CRTV all’AGCOM

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L’Associazione ha condiviso gli aspetti generali della proposta di regolamento, commentando, fra l’altro, su definizione e soglie.

Il 12 ottobre si è svolta, in modalità telematica, l’audizione di Confindustria Radio Televisioni nell’ambito della consultazione pubblica di cui alla delibera n. 178/23/CONS (misure volte a garantire il rispetto, da parte degli influencer, delle disposizioni del Testo unico sui servizi di media audiovisivi), avviata il 21 luglio scorso. Per CRTV erano presenti il Direttore Generale Rosario Donato e Annamaria La Cesa, Normativa e Regolamentare.

In apertura dell’audizione si è apprezzato l’intervento dell’Autorità, in linea con le richieste che nel tempo l’Associazione ha avanzato al riguardo, ed evidenziato come l’intervento regolatorio in questo campo sia particolarmente sensibile, in quanto incide su equilibri di mercato e aziendali e su rilevanti aspetti concorrenziali: gli influencer si rivolgono infatti allo stesso pubblico dei servizi di media e si pongono in diretta concorrenza con essi avvantaggiandosi del vuoto normativo e regolamentare.

Quindi CRTV ha esposto alcune osservazioni sugli aspetti più significativi. Anzitutto, ha proposto una riformulazione della definizione proposta dall’Autorità, che consenta di includere inequivocabilmente nell’ambito soggettivo della regolamentazione anche i soggetti che raccolgono o modificano contenuti già esistenti, e non soltanto quelli che creano contenuti ex novo: secondo CRTV la definizione sarebbe più completa e aderente alla fattispecie in concreto.

Con riferimento ai quesiti posti dall’AGCOM circa le possibili soglie – in particolare quelle riguardanti i ricavi e il numero del seguito registrato dagli influencer – CRTV ha indicato che non ne considera opportuna l’individuazione, essendo sufficiente il riferimento all’attività economica di cui agli articoli 56 e 57 TFUE, menzionati nella proposta dell’Autorità. Infatti, criteri meramente quantitativi (il numero di follower) non darebbero conto del fatto che alcuni servizi proposti tramite gli influencer vanno a colpire target non necessariamente estesi dal punto di vista strettamente numerico (ad esempio nel caso del trading online).

Infine CRTV, nell’esprimere apprezzamento per la scelta dell’Autorità di utilizzare le linee-guida quale strumento regolatorio, sufficientemente flessibile e adeguato al contesto, ha tuttavia sottolineato la necessità di un adeguato monitoraggio.

Per i dettagli l’Associazione ha rimandato al contributo scritto predisposto per la consultazione, lasciato agli atti e pubblicabile, che rappresenta la sintesi delle posizioni espresse dagli associati.

Il mercato associato agli influencer ha raggiunto in Italia un valore pari a 280
milioni di euro nel 2021, con una crescita rispetto all’anno precedente pari al 15%.

Settori chiave per tale mercato sono moda e bellezza, che coprono circa un terzo del
mercato (31%), ma anche viaggi, cibo e stile di vita (18%), salute e attività fisica (15%),
giochi e tecnologia (10%).

Circa 20 milioni di italiani tra i 18 e i 54 anni seguono almeno
un influencer sui media sociali.

(Da Delib.178/23/CONS, All. A premessa)

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