Gli OTT devono contribuire a sostenere gli editori italiani. Equità’ digitale e tutela dell’art. 21 della Costituzione i principali temi affrontati.
“Le imprese editoriali svolgono un ruolo cruciale nell’attuazione concreta dei principi sanciti dall’art. 21 della Costituzione, contribuendo significativamente alla promozione della pluralità delle opinioni e garantendo un’informazione di qualità, verificata e certificata. Le grandi multinazionali tecnologiche operano nello stesso mercato degli editori “regolamentati” (televisione, radio e stampa) eludendo vincoli e regole e drenando una quota rilevante delle risorse pubblicitarie destinate all’editoria. La crescente concentrazione di potere e risorse nelle mani di pochi colossi tecnologici sta minacciando irreversibilmente la sostenibilità economica delle realtà editoriali locali e nazionali, rendendo difficile per queste ultime competere in un mercato sempre più squilibrato”.
Nell’incontro odierno con Alberto Barachini, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per l’Editoria, il Presidente di Confindustria Radio Televisioni Antonio Marano, accompagnato dal Direttore Generale Rosario A. Donato, pur riconoscendo i progressi effettuati negli ultimi anni soprattutto a livello europeo per contrastare il potere delle grandi piattaforme online, in particolare Digital Services Act, Digital Markets Act, Regolamento sulla Privacy e protezione dei dati, ha affermato che “tali iniziative non sono sufficienti, è opportuno svilupparne di nuove finalizzate a sostenere direttamente il settore editoriale con forme di contribuzione a carico degli OTT da far confluire in un fondo (ad esempio in quello per il pluralismo dell’informazione)“. Le risorse dovrebbero essere destinate a finanziare investimenti in innovazione, progetti editoriali, formazione di giornalisti. “Si tratta di garantire un’informazione di qualità accessibile a tutti” ha commentato il Presidente Marano, “con un intervento tempestivo e mirato che possa contribuire a ristabilire un ambiente più equo e competitivo, a beneficio della libertà di informazione e della diversità culturale nel nostro Paese. Per salvaguardare, non solo l’economia del settore editoriale, ma anche i valori fondamentali su cui si fonda la nostra società”.
Per il Presidente Marano, “l’informazione e il pluralismo hanno un costo, si chiede agli OTT di corrispondere parte dei loro profitti generati, senza restituire valore, all’ecosistema mediatico nazionale per un mercato più equilibrato e una concorrenza leale tra le imprese”.
Roma, 17 aprile 2025
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