Gli ascolti radiofonici nel primo semestre 2022 secondo TER

RAI-radio-digitale-DAB

Condividi l'articolo

La radio, negli ultimi anni, oltre ad avere affrontato l’emergenza pandemica Covid-19 (2020), ha visto aumentare il consumo dei servizi di musica in streaming e la diffusione dei (nuovi) contenuti audio come podcast e audiolibri, soprattutto tra le fasce di pubblico più giovani. Allo stesso tempo, il mezzo radiofonico ha accelerato il processo di modernizzazione con una presenza sempre più capillare su tutte le piattaforme / device (FM, DAB, IP, DTT/DTH) e un’offerta che si è arricchita dei contenuti visual e on demand. Tutto questo allarga le occasioni potenziali di ascolto (fuori e dentro casa) e il perimetro di un mercato audio-sonoro all’interno del quale ai soggetti più propriamente «tradizionali» si affiancano nuove realtà nazionali e internazionali, provenienti anche da altri settori.

Di seguito una breve analisi degli ultimi dati di ascolto rilasciati da TER – Tavolo Editori Radio relativi al primo semestre 2022.

In generale, gli ascolti radiofonici del primo semestre 2022 registrano una relativa «incertezza» rispetto al 2021, anno ancora parzialmente interessato dall’emergenza Covid-19, non riuscendo a recuperare i valori pre-pandemici (2019). Un risultato che, al di là delle peculiarità stagionali del mezzo, emerge anche dall’analisi comparata dei dati trimestrali a disposizione (si ricorda che nel Q2-2020 non è stato possibile effettuare la rilevazione degli ascolti da parte degli istituti incaricati). Diversamente gli investimenti pubblicitari mostrano una maggiore stabilità con un primo semestre 2022 in netta crescita (+3,4% rispetto al 2021, fonte Nielsen).

Nel primo semestre 2022, il totale degli ascoltatori radio nel giorno medio è pari a 33,6 milioni, in calo del 2,4% rispetto a quello precedente (34,5 milioni in H2-2021) ma in aumento dell’1,3% rispetto all’omologo 2021 (33,2 milioni in H1-2021); ancora in calo del 3,3% rispetto al primo semestre 2019 (34,8 milioni in H1-2019). Relativamente al dato dei 7 giorni, gli ascoltatori sono pari a 43,1 milioni di individui con una flessione del 2,2% rispetto al semestre precedente (44,1 milioni in H2-2021) ma sostanzialmente in linea rispetto all’omologo dello stesso anno (43,3 in H1-2021); anche in questo caso gli ascolti sono inferiori del 2,4% rispetto al primo semestre 2019. In termini di durata di ascolto, nel giorno medio si conferma un consumo complessivo prossimo alle 3h30’ (207 minuti nel H1-2022).

TER Ascolti radio H1-22 #1

Il dato di ascolto descritto è rilevato anche dai trimestri mobili, strumento che TER ha introdotto, per una più puntuale rilevazione, a partire da fine aprile 2021. Gli ascoltatori nel giorno medio dei primi due trimestri del 2022 pari a circa 33,6 milioni di individui sono superiori al valore registrato negli omologhi trimestri dell’anno precedente ma nettamente inferiori a quelli del 2020 (34 milioni nel Q1-2020) e del 2019 (34,9 milioni nel Q1-2019 e 34,6 milioni nel Q2-2019). Stesse considerazioni per l’ascolto nei 7 giorni dove il dato del 2022 è di poco inferiore anche ai due trimestri dell’anno precedente (2021).

TER Ascolti radio H1-22 #2

In termini di classi di età, nel semestre analizzato, si evidenzia una contrazione degli ascoltatori tra le fasce dei giovani adulti (principalmente 25-34enni e 34-44enni) che non viene compensata dall’aumento delle fasce più adulte (55-64enni e 64+). I 45-54enni si confermano la classe più ampia con una quota superiore al 20% del totale ascolto radiofonico. Per effetto di quanto descritto, le due fasce di età più adulte (55-64enni e 64+) passano complessivamente da una quota del 32% nel Q1-2019 al 36% nell’omologo semestre 2022 mentre quella dei giovani adulti (25-34enni e 34-44enni) scende dal 33% al 30%. La durata di ascolto cala nelle fasce più giovanili (18-24) mentre aumenta in quelle più adulte.

TER Ascolti radio H1-22 #3

Con l’allentamento delle restrizioni e il ritorno ad una sorta di normalità, gli ascolti al di fuori dall’ambiente domestico si riallineano gradualmente ai valori pre-covid (2019), già a partire dal secondo semestre 2021, anche se la casa sembra mantenere un relativo peso nell’ascolto complessivo (20% in H1-2022 vs 18% H1-2019). L’automobile si conferma il luogo prediletto con il 90% circa degli ascolti fuori casa (circa 24 milioni di individui in H1-2022) seguita dall’ufficio con il 13% (3,4 milioni).

 

TER Ascolti radio H1-22 #4

TER Ascolti radio H1-22 #5

Nel primo semestre 2022, l’autoradio rimane il primo dispositivo di ascolto nel giorno medio (23,4 milioni pari al 70% sul totale ascoltatori) seguito dall’apparecchio radio (9,8 milioni e una incidenza del 30% circa), nonostante la flessione a favore dello smartphone (3,5 milioni pari al 10,3%, +22,4% rispetto a H1-2019). La visual radio si assesta all’11% (3,8 milioni) mentre gli smart speaker, sebbene siano ancora marginali nel consumo radiofonico, registrano una crescita del 23,7% rispetto al primo semestre 2021 (+14,3% rispetto a H2-2021), arrivando ad una penetrazione sul totale ascolto del 3% al pari del canale tv audio.

TER Ascolti radio H1-22 #6

 

 

Articoli correlati

UE.-2jpg
Intelligenza Artificiale

Ultime dall’UE

Parlamento UE e Commissario McGrath sullo European Democracy Shield. Il Comitato speciale del Parlamento europeo sullo European Democracy Shield ha discusso con il Commissario Michael