Germania, Apple sorvegliato speciale per violazione della concorrenza

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E’ la quarta big tech sotto osservazione in Germania insieme ad Amazon, Google e Facebook.  Si muove anche la Francia. Imputato l’App Transparency Network che favorirebbe l’Apple Store.  Il Bundeskartellamt, regolatore della concorrenza tedesco, ha designato Apple ai sensi delle sue nuove norme antitrust digitali, rilevando una “posizione di potere economico dell’azienda nei mercati”. La decisione fa seguito a un’indagine avviata nel giugno 2021 e si applica al “vasto ecosistema digitale” di Apple che include i suoi dispositivi mobili, i sistemi operativi proprietari e l’App Store e il relativo tracking. L’autorità tedesca sta esaminando le regole di tracciamento di Apple e il framework di App Tracking Transparency in un’altra procedura, con particolare attenzione al sospetto iniziale che queste regole potrebbero favorire le sue offerte e/o ostacolare quelle di altre aziende. Al momento l’autorità non ha deciso se prendere o meno dei provvedimenti, ma la designazione rende Apple un obiettivo legittimo per misure speciali volte a prevenire l’abuso della posizione di dominio di mercato.

Apple ha dichiarato che presenterà ricorso contro la decisione, sostenendo che essa non tiene conto della concorrenza che deve affrontare in Germania e del valore del suo modello di business per la privacy e la sicurezza degli utenti. Apple non è sola: il regolatore ha già designato  Alphabet (Google), Meta (Facebook), e Amazon  sta valutando se includere Microsoft. La designazione pone le aziende in una watch list speciale e permette di prendere misure preventive.

Con i suoi prodotti proprietari iOS e l’App Store, Apple detiene una posizione chiave per la concorrenza e per ottenere l’accesso all’ecosistema e ai clienti Apple“, spiega Andreas Mundt, presidente del Bundeskartellamt. Il Bundeskartellamt sta inoltre esaminando le regole di tracciamento di Apple e l’App Tracking Transparency Framework per valutare se esse ostacolano il business di altre aziende.

E’ notizia di questi giorni che anche in Francia si stia avviando un’indagine sull’App tracking  Transparency Framework .

Il cambiamento delle politiche di tracciamento delle app è stato messo in atto da Apple da circa un anno e mezzo. Precedentemente Apple consentiva alle app di utilizzare liberamente degli identificatori di tracciamento anonimi per collegare la consegna di annunci pubblicitari alle visite ai siti web. In tal modo, gli sviluppatori potevano vendere annunci personalizzati all’interno delle loro app, generando maggiori entrate rispetto agli annunci più generici. Da quando è stato introdotto l’App Tracking Transparency , le app devono chiedere agli utenti se desiderano permettere o meno il tracciamento:  in caso di risposta negativa, che avviene nella maggior parte dei casi,l e app non sono più autorizzate a utilizzare quel sistema.

La modifica ha suscitato le proteste di diverse aziende che vendono pubblicità, tra cui Meta, che oaccusa anche Apple di non assoggettare a queste politiche anche le sue app che possono continuare a raccogliere dati preziosi che non sono più disponibili per gli sviluppatori di terze parti. Apple, in pratica, è accusata di danneggiare le piattaforme pubblicitarie concorrenti al fine di favorire il proprio App Store. La denuncia relativa ll’indagine francese era stata presentata negli scorsi anni da quattro gruppi commerciali francesi – IAB France, Mobile Marketing Association (MMA), SRI e UDECAM – attivi nel settore della pubblicità.

La legge antitrust tedesca è stata modificata nel 2021 per innalzare il livello di supervisione degli attori digitali nel mercato interno dell’Unione. Si tratta della decima modifica della Legge contro le restrizioni della concorrenza (Gesetz gegen Wettbewerbsbeschränkungen, GWB) con l’obiettivo di riformare il quadro precedente e produrre una disciplina proattivamente indirizzata al comparto digitale. La legge è stata adottata in tempi rapidi, in vista del termine per il recepimento della Direttiva 2019/1, che ha conferito alle Autorità nazionali garanti della concorrenza poteri più penetranti nell’applicazione della normativa antitrust; ed è in linea con l’orientamento di policy segnato dal Digital Services Act e dal Digital Markets Act, anticipandone l’applicazione.

Il GWB nella sua veste rinnovata (sezione 19a) ha creato un nuovo quadro antitrust per l’economia digitale, introducendo un nuovo concetto di abuso di posizione dominante ed affrontando questioni quali la portabilità dei dati, la raccolta dei dati cross-market e il potere di intermediazione delle piattaforme digitali. Il nuovo testo, inoltre, apporta modifiche significative in tema di controllo delle concentrazioni e di indagini e sanzioni sui cartelli, conferendo maggiori poteri al Bundeskartellamt al fine di limitare il potere di mercato delle c.d. “Big Tech”. Per maggiori informazioni si v. link.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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