FED 2024: I 100 anni della radio per parlare di innovazione

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Si è concluso il 21º Forum Europeo Digitale, organizzato da Comunicare Digitale  che, come ogni anno, si è svolto a Lucca presso al prestigioso Real Collegio: 400 i partecipanti, 66 gli speaker della due giorni, 45 le aziende coinvolte nel progetto. Molto ricchi gli argomenti e i panel della due giorni (programma), come indicato nel comunicato di chiusura, che si sono incentrati tutti sulle nuove tecnologie, l’innovazione nei media. All’interno della seconda giornata si segnala il panel dedicato ai 100 anni della radio, anch’esso concentrato, sul futuro del mezzo.

Ha parlato di un “anniversario identitario più che celebrativo”, Rosario Donato, DG di CRTV,che ha detto “gli editori e gli imprenditori hanno uno sguardo proiettato al futuro ma ripercorrere la linea del tempo permette di vedere le sfide che nel passato questo mezzo ha affrontato e superato”.

Marco Lanzarone, Radio Rai, ha decretato la scomparsa dell’hardware radio anche nell’iconografia del mondo connesso,  e dell’importanza del software, i contenuti, e della presenza di questi ultimi su tutte le piattaforme e format distributivi come mission del servizio pubblico.

Massimiliano Montefusco, RDS ha parlato dell’importanza delle nuove tecnologie e della IA per la radio, e ha illustrato come RDS, entertainment company a tutti gli effetti – editore con tech e data company affiliate per servizi anche a terzi –  abbia potuto cogliere la sfida di portare la serie A in radio proprio con esse.

Annamaria Genzano, RTL 102,5 ha ricordato l’importanza che la normativa non segni il passo, ma viceversa assecondi l’innovazione (e gli investimenti) già intrapresi dalla radio, se non anticipando, almeno accompagnando lo sviluppo. L’appello è rivolto non tanto al regolatore Agcom, attento alle tematiche di settore, quanto al legislatore, a cui si richiedono politiche industriali attive ed effettivo level playing field con gli OTT. Questi ultimi infatti, come provato, da ultimo, con l’IA, con i dati hanno acquisito non solo un enorme vantaggio competitivo, ma anche strategico.

Con l’occasione si è parlato anche di aggregatori, Radioplayer in primis, del ruolo fondamentale che questi possono giocare per facilitare l’accessibilità alla radio nell’ambiente connesso; e di come l’ibridazione senza soluzione di continuità fra i diversi sistemi distributivi (FM, DAB, IP) pienamente attuata in automobile, per iniziare (70% dell’ascolto radiofonico attuale) potrà permettere agli editori radiofonici di gestire i metadati relativi a contenuti e pubblicità e offrire al pubblico un’esperienza di consumo più ricca e personalizzata.

Il video del panel dedicato alla radio è accessibile sul canale Youtube di CRTV a questo link.

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