L’Osservatorio europeo dell’audiovisivo ha appena pubblicato un rapporto intitolato Post-Brexit rules for the European audiovisual sector alla luce del fatto che le relazioni commerciali tra il Regno Unito e l’UE sono ora disciplinate dal cosiddetto Accordo di Commercio e Cooperazione (TCA), firmato il 24 dicembre 2020 e applicato in via provvisoria dal 1° gennaio 2021 (in attesa dell’approvazione finale del PE e del Consiglio europeo). Scritto dal Senior Legal Analyst dell’Osservatorio, offre una disamina dei diversi aspetti legali relativi all’uscita del Regno Unito dal perimetro UE.
Il rapporto parte esaminando l’aspetto della circolazione delle persone e delle merci, una delle principali preoccupazioni per i professionisti del cinema e della televisione di tutti i paesi, per possibili ostacoli alle riprese cinematografiche e ai viaggi. Attualmente i lavoratori della UE che si trasferiscono nel Regno Unito per un lavoro temporaneo, come ad es. i membri di una troupe, devono aderire al sistema dei visti di livello 5 e ottenere in anticipo un certificato di sponsorizzazione da un datore di lavoro autorizzato.
Segue il capitolo dedicato al sostegno pubblico (aiuti di stato, incentivi fiscali, partecipazione del Regno Unito a programmi UE e Europa creativa, co-produzioni): per quanto riguarda gli aiuti di stato le norme dell’UE non si applicano più al Regno Unito e il capitolo del TCA sul controllo delle sovvenzioni esclude esplicitamente quelle relative al settore audiovisivo dal suo campo di applicazione e attualmente sul tema il riferimento è l’accordo dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC). Il Regno Unito ha perso l’accesso diretto al programma Europa creativa, ma molti corsi di formazione internazionali e iniziative industriali finanziate da Europa creativa rimarranno aperti ai partecipanti del Regno Unito nell’ambito del nuovo programma 2021-2027. Rimane inoltre da erogare per il Regno Unito un Global Screen Fund, del valore di 7 milioni di sterline per il 2021/22. La Brexit non avrà alcun impatto sugli accordi di coproduzione firmati dal Regno Unito che continuerà ad essere parte della Convenzione europea del Consiglio d’Europa sulla Coproduzione cinematografica (firmata il 7 febbraio 2019 dal Regno Unito, in attesa di ratifica).


