Bonus TV: Liuzzi, dati sull’erogazione a un mese dall’avvio

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Siddi: importante un coordinamento per accompagnare e monitorare tutte le fasi. Sono circa 16.000 (precisamente 15.963 fra televisori e decoder) i bonus TV erogati ad altrettante famiglie nel primo mese di attivazione del contributo per un totale di 791mila euro di sconti applicati e di corrispondente credito di imposta per i rivenditori. L’88% degli acquisti con bonus ha riguardato i televisori, il 12% i decoder, dato al netto delle vendite online. Sono questi i dati rilasciati dal Sottosegretario al Mise Mirella Liuzzi in una intervista al Sole 24 Ore, richiamata anche sul suo blog su Linkedin, a un mese dall’attivazione della misura. Si tratta di numeri esigui, corrispondenti solo allo 0,5% del totale stanziato per tale misura (151 milioni di euro nei 3 anni fino a fine 2022, o all’esaurimento dei fondi).

Fra i motivi di una adesione lenta, la procedura al punto vendita con la verifica dei dati dell’utente da parte dei rivenditori e la percezione di non urgenza da parte del pubblico: il segnale digitale terrestre di nuova generazione si accenderà nell’ultima settimana del giugno 2022. In realtà la prima discontinuità tecnologica avverrà il 1 settembre 2021, quando su tutto il territorio italiano si spegnerà la codifica MPEG-2 e si dovranno sostituire gli apparecchi TV più obsoleti o abbinarli a un decoder. Per capire se il proprio televisore sopravvivrà a questo primo passaggio tecnologico il telespettatore deve verificare se riesce a visualizzare i programmi in alta definizione, programmi situati dopo il tasto 500 del telecomando. È opportuno effettuare tale verifica dopo la ri-sintonizzazione dei canali. Se non si visualizzano i programmi in alta definizione, per continuare a vedere la televisione via DTT dopo il 1 settembre 2021, si dovrà acquistare un nuovo apparecchio TV o abbinarlo a un decoder.

I beneficiari del Bonus TV sono 3 milioni di famiglie, pari a circa il 60% degli aventi diritto. Sull’allargamento della platea il MISE ha annunciato, sempre per voce del Sottosegretario Liuzzi, la propria disponibilità e CRTV ha avanzato la proposta della rottamazione incentivata da inserire nel green new deal.

BONUS TV Liuzzi

Con l’occasione il sottosegretario Liuzzi ha dato dei chiarimenti sul cosiddetto canale di auto- verifica della conformità del proprio televisore (“Test HEVC Main10”) disponibile sul MUX1 della Rai al tasto 100 del telecomando e sul MUX4 di Mediaset al tasto numero 200. Si tratta della trasmissione di un segnale statico (cartello) in cui la presenza del cartello sintonizzato dà indicazioni sulla conformità del proprio ricevitore TV al nuovo standard. L’iniziativa, proposta da CRTV, è in fase test e attualmente limitata a verificare la conformità dei ricevitori registrati sul sito del MISE e a supportare l’attività di monitoraggio della diffusione dei terminali conformi presso le famiglie.

Risintonizzazione nella aree ristrette. Ri-sintonizzazione è la parola chiave: in questo periodo in alcune aree della penisola (alcune province nelle cosiddette “aree ristrette”) determinati programmi tv devono cambiare di frequenza per ottemperare ad accordi internazionali ed evitare interferenze con i Paesi (elettromagneticamente) confinanti in vista dell’attivazione del 5G. Per continuare vedere i canali i telespettatori in tali aree devono, appunto, effettuare la ri-sintonizzare ossia aggiornare la lista dei canali sul telecomando qualora questa non sia avvenga automaticamente, come succede nei televisori più recenti. Il 20 gennaio si è conclusa la prima fase di rilascio delle frequenze nelle province sarde di Oristano e Sassari. I prossimi rilasci dell’ Area ristretta A – prima di quattro (A-B-C-D), che si susseguiranno fino a dicembre 2021 – riguarderanno alcune province di Liguria, Toscana e Lazio. Si riparte il 3 febbraio, con la sostituzione delle frequenze 50 e 52 nelle province di Imperia, Savona Genova e La Spezia che saranno coinvolte progressivamente fino all’8 maggio.

Come sottolineato da Presidente di CRTV Franco Siddi, “l’evoluzione della piattaforma televisiva richiederà un costante coordinamento fra gli operatori e con tutti gli interlocutori politici, istituzionali, industriali, tecnici per limitare gli impatti sul pubblico e sugli operatori radiotelevisivi. CRTV richiede contributi congrui a favorire la transizione, incentivazione alla rottamazione dei ricevitori in un’ottica green, gestione e comunicazione di sistema del passaggio, garanzie sulle interferenze, attuali e future, con le nuove tecnologie mobili”. 

 

 

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