Audiovisivo e IA, tra tutele e innovazione

12.3.2025 Programma Convegno AGCOM AI e Audiovisivo-1_page-0001

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Garantire un ecosistema digitale sicuro ed equo, affrontando le sfide poste dall’IA nei settori di competenza dell’AGCOM –  protezione dei minori, diritto d’autore, sviluppo sostenibile di mercati pluralisti, protezione della correttezza e della completezza dell’informazione. È l’impegno dichiarato il Presidente di AGCOM, Giacomo Lasorella, in occasione del convegno L’audiovisivo nella corsa all’Intelligenza Artificiale. Tra tutele e innovazione, organizzato dall’Autorità a Roma presso lo spazio Esperienza Europa “David Sassoli” di Piazza Venezia. Il convegno è stato l’occasione per discutere l’impatto trasformativo dell’intelligenza artificiale sui processi di produzione, distribuzione e fruizione dei contenuti audiovisivi con esponenti istituzionali italiani ed UE e rappresentati di aziende. Il dibattito si è articolato in tre panel – disinformazione e hate speech, tutela del copyright online e pirateria, impatti dei sistemi di AI nella produzione e distribuzione dei contenuti audiovisivi. Di seguito alcune evidenze dai primi due panel istituzionali.

Riguardo alla disinformazione, Giuseppe Abbamonte  (Direttore per le politiche dei media Commissione Europea) è ottimista, alla luce della recente integrazione del codice Codice di buone prassi (autoregolamentazione in materia, operativo dal 2016) come codice di condotta all’interno del Digital Services Act. Con tale conversione il codice, pur rimanendo uno strumento volontario, diventa un benchmark per valutare la responsabilità delle piattaforme digitali nel contrastare la disinformazione, e permette verifiche annuali indipendenti delle piattaforme aderenti. Altro strumento importante per combattere la disinformazione è proteggere il diritto d’autore dagli utilizzi di addestramento dell’IA.

Di tutela del diritto d’autore, reato di deepfake e prodotti dell’Intelligenza Artificiale ha parlato Alberto Barachini  (Sottosegretario all’editoria) fiducioso che un’innovazione guidata possa dispiegare effetti positivi  per i cittadini. Auspica norme veloci e soprattutto aggiornabili, e indica fra i punti di attenzione la titolarità del diritto, che deve restare in capo agli autori e le responsabilità delle società  tecnologiche di dichiarare gli utilizzi  per l’addestramento. Specificità della IA nella cultura, sotto il profilo degli utilizzi e della regolazione con paletti e strumenti di gestione distinti da altri utilizzi più scientifici quali la tecnologia e la medicina, è la parola d’ordine della sottosegretaria al ministero della Cultura, Lucia Borgonzoni. Il sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti mette l’accento sulle regole e lo sviluppo delle competenze perché nessuna innovazione è pericolosa di per sé, sono pericolosi gli usi che se ne fanno in contesti non regolamentati”.

La strategia di Agcom si declina su diversi fronti. La Commissaria Agcom Laura Aria ha sottolineato la sfida per una regolazione efficace dell’Intelligenza Artificiale, che tuteli i diritti fondamentali, individui criticità e i rischi, ma anche opportunità di innovazione, crescita e sviluppo sociale ed economico. Anche per il Commissario Massimiliano Capitanio è necessario e urgente bilanciare opportunità e rischi, nonché promuovere azioni di responsabilizzazione del cittadini per un utilizzo attivo e responsabile della IA, con regole ed educazione civica digitale.

Il Coordinatore del Comitato Agcom sull’AI, Prof. Andrea Renda dopo aver  sottolineato che negli USA l’AI generativa, pur sostenuta da investimenti enormi, non li ha ancora compensati con profitti commisurati, ha sostenuto che il futuro dell’AI non è negli LLM ma in un’AI sicura e affidabile, sviluppata con requisiti stringenti e condivisi che potrebbe essere portata avanti da un CERN europeo.  

Gina Nieri (Direttrice Divisione Affari Istituzionali, Legali e Analisi Strategiche Mediaset) anche sulla base dell’esperienza maturata a suo tempo all’interno del Gruppo di esperti durante la gestazione del Codice sulla disinformazione, ha ribadito che i media regolati sono gli unici che hanno a cuore il trasferimento di tutti i valori  legati  all’informazione verificata e la difesa della proprietà intellettuale nell’ambiente digitale, peraltro con costi di compliance alti. La Nieri ha espresso preoccupazione per il momento storico e il voltafaccia delle aziende tecnologiche verso gli impegni presi in nome della libera espressione e dell’esercizio della libera attività delle aziende USA in Europa. Ugualmente preoccupante il venir meno improvviso di principi come diversità, inclusione ed equità.

Al convegno hanno partecipato inoltre il direttore dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia Carlo Corazza, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Alberto Barachini e Alessio Butti (in remoto), Flavio Arzarello (Public Policy Manager, Economic and Regulatory policy, Italy presso Meta) e Luana Lavecchia (Senior Public Policy & Gov’t Relations Manager, Italy and Greece).

Nel video reperibile sul canale YouTube dell’Autorità la registrazione completa dell’evento.

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