ANTONIO MARANO, CONFINDUSTRIA RADIO TELEVISIONI: TAGLIO DEI FONDI PER L’EMITTENZA LOCALE È UN ATTACCO AL PLURALISMO DEMOCRATICO

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Il Presidente di Confindustria Radio Televisioni, Antonio Marano, esprime il più profondo sconcerto e la ferma protesta dell’intero settore in merito alla decisione, con la riformulazione degli emendamenti dell’art.129 della Legge di bilancio, di operare un significativo taglio ai fondi destinati all’emittenza radio-televisiva locale e di sottrarre al Mimit parte della competenza sulla gestione dei fondi.

Ancora una volta, ad ogni occasione utile, si tenta di sacrificare un asset fondamentale per il pluralismo democratico del sistema Paese, perpetrando un danno incalcolabile a un settore vitale per la nostra democrazia e per i valori che essa incarna,” ha dichiarato il Presidente Marano.

Le emittenti locali non sono semplici esercizi commerciali, ma rappresentano il tessuto connettivo informativo delle nostre comunità: sono l’unica fonte di informazione che copre in modo capillare e costante gli eventi di stretta pertinenza territoriale, dalla cronaca cittadina ai consigli comunali, dalle problematiche ambientali locali alle iniziative culturali di quartiere.

Il settore offre migliaia di posti di lavoro qualificati, spesso in aree geografiche meno centrali, contribuendo attivamente all’economia del territorio. Garantiscono una diversità di voci e prospettive che il panorama mediatico nazionale, per sua natura, non può offrire. Sono il presidio democratico che dà spazio ai cittadini.

L’indebolimento del settore locale si traduce in una minore capacità di controllo civico sull’attività delle amministrazioni locali, riducendo la trasparenza e la partecipazione.

Chiediamo con forza al Governo e al Parlamento di rivedere immediatamente questa scelta” ha concluso Marano. “Non si può chiedere all’informazione locale di essere l’ancora del pluralismo, la sentinella del territorio e la voce dei cittadini, per poi privarla sistematicamente degli strumenti minimi per mantenere vivo l’art.21 della Costituzione, anche alla luce di quanto stiamo denunciando con riferimento al prelievo colonialistico di risorse da parte degli OTT. Tutelare e valorizzate l’emittenza locale non è un costo, ma un investimento essenziale nella democrazia del Paese.”

CRTV lancia un appello a tutte le forze politiche affinché intervengano per tutelare un bene comune che non può essere sacrificato sull’altare di un risparmio irrisorio a fronte del danno democratico che ne deriverebbe.

Link al PDF del comunicato

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