I dati del primo weekend di applicazione. È operativa dal 1 febbraio la piattaforma Piracy Shield, che consente una gestione automatizzata delle segnalazioni di atti di pirateria online con blocco degli FQDN (Fully Qualified Domain Name) e degli indirizzi IP, univocamente destinati alla diffusione illecita dei contenuti protetti, entro trenta minuti dalla segnalazione del titolare dei diritti. Tale blocco avviene a seguito dell’ordine cautelare emanato dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ai sensi dell’art. 9-bis, comma 4-bis, del nuovo Regolamento (delibera n.189/23/CONS), operativo dopo che la legge 14 luglio 2023, n. 93, ha attribuito nuovi poteri in tale materia all’Autorità.
Nella pagina dedicata l’Agcom ricorda che i soggetti interessati (prestatori di servizi, l’uploader e i gestori della pagina e del sito internet) hanno la facoltà di proporre reclamo avverso i blocchi eseguiti in attuazione del provvedimento cautelare entro cinque giorni dalla pubblicazione della lista dei blocchi effettuati sulla presente pagina internet. La presentazione del reclamo, tuttavia, non sospende l’efficacia del provvedimento.
L’avvio della piattaforma, come noto, è stata rapidissimo – il 7 settembre 2023 si è insediato il “Tavolo tecnico antipirateria”, costituito da Agcom in collaborazione con l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, rappresentanti del MIMIT, della polizia postale, del Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza e delle principali Associazioni per il contrasto alla pirateria e la tutela del diritto d’autore. Ai lavori del Tavolo ha partecipato anche CRTV con la propria delegazione. La piattaforma è quindi stata attivata nel dicembre 2023, ma si sono dovute attendere le attività di accreditamento degli ISP – ad oggi il numero degli ISP accreditati alla piattaforma rappresenta oltre l’80% del mercato in termini di utenza – e, come recita la pagina dedicata dell’Agcom, i test per la piena operatività.
La piattaforma si estenderà in futuro ad altri contenuti protetti da diritti d’autore, quali prime visioni cinematografiche e audiovisive e ad altri contenuti di intrattenimento, come previsto dalla Legge.
A partire da venerdì 2 febbraio, attraverso la nuova piattaforma, nel weekend calcistico sono stati bloccati, entro trenta minuti dalla segnalazione, 65 DNS e 8 indirizzi IP che diffondevano in modo illecito le partite della 23ma giornata del Campionato di calcio di serie A, recita il comunicato odierno dell’Autorità.


