Fondi Ue per giornalismo indipendente e alfabetizzazione mediatica, incentivi al capitale privato per i media. Nuove regole per social e minori e un centro europeo per la resilienza democratica. Nel suo discorso sullo stato dell’Unione 2025 a Strasburgo, Ursula von der Leyen ha acceso i riflettori sul ruolo cruciale dei media e sulla necessità di rafforzare la democrazia europea in un’epoca segnata da disinformazione e crisi della stampa tradizionale. “In molte zone rurali l’epoca in cui si andava a comprare il giornale locale è un lontano ricordo. Questa situazione ha trasformato molti luoghi in deserti dell’informazione, in cui la disinformazione trova terreno fertile. Si tratta di un fenomeno estremamente pericoloso per la nostra democrazia”, ha ammonito la presidente della Commissione.
Per rispondere a questa sfida, la Commissione lancerà il Media Resilience Programme, un nuovo strumento pensato per sostenere il giornalismo indipendente e l’alfabetizzazione mediatica. Parallelamente, sarà previsto un significativo aumento dei fondi UE destinati al settore, accompagnato da misure per stimolare il capitale privato a investire nei media locali e indipendenti. “Una stampa libera è il fondamento di qualsiasi democrazia”, ha ribadito von der Leyen, sottolineando che il sostegno economico sarà indirizzato a rafforzare la resilienza del sistema informativo europeo e a garantire ai cittadini fonti affidabili di informazione.
Il discorso ha toccato anche il tema dei social media, con particolare attenzione ai rischi per i più giovani. La presidente ha denunciato i pericoli legati a bullismo online, contenuti per adulti e algoritmi che “sfruttano le vulnerabilità dei minori con l’esplicito intento di creare dipendenza”. “Sono fermamente convinta che a crescere i nostri figli debbano essere i genitori e non gli algoritmi”, ha affermato, annunciando la volontà di valutare nuove regole per proteggere i minori, prendendo a riferimento la “via australiana”, che ha introdotto restrizioni d’età per l’accesso ai social. A tal fine, entro fine anno un gruppo di esperti consegnerà alla Commissione un parere sul miglior approccio a livello europeo.
Infine, von der Leyen ha affrontato la questione della resilienza democratica di fronte a manipolazione delle informazioni e campagne di disinformazione sempre più aggressive. “La nostra democrazia è sotto attacco”, ha avvertito, indicando come priorità la creazione di uno scudo europeo per la democrazia, un sistema di difesa comune contro le interferenze e le campagne di destabilizzazione. A questo si affiancherà la nascita di un Centro europeo per la resilienza democratica, con il compito di mettere in rete competenze e strumenti degli Stati membri e dei Paesi vicini.
 
				 
															


