Suoni e Visioni della Radio 2024

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La Radio compie 100 anni ma è il media più giovane che esista. Sono tutti d’accordo i relatori, esperti e professionisti del settore, che hanno preso parte al convegno «Suoni e Visioni della Radio 2024: 100 anni di emozione tra passato, presente e futuro» organizzato da Università Federico II e Confindustria Radio Televisioni, a Napoli (programma) il 5 novembre. Si è parlato di passato, come eredità e identità; di presente,  fatto di ripresa e investimento nelle nuove tecnologie, in Italia e in Europa; e di futuro, ruolo dei giovani, ascoltatori professionisti e creatori di contenuti di domani. Per CRTV erano presenti il Presidente Franco Siddi, il Direttore Generale, Rosario Donato e Andrea Veronese, Studi e Ricerche CRTV, che ha dato alcune anticipazioni sui dati della 2° edizione dell’Osservatorio Radio di CRTV, indagine comparata sui 5 maggiori mercati europei, di prossima pubblicazione. E del volume pubblicato da CRTV 100/70/10. Radio/TV/CRTV.

Credo che la radio sia il medium più vivo di tutti e l’organo informativo dell’immediatezza. Come tale  deve essere affidabile,  ha bisogno di professionisti che garantiscano qualità e attendibilità nel campo dell’informazione e nella programmazione di intrattenimento e di approfondimento o musicale” ha dichiarato Francesco Angelo Siddi, presidente Confindustria Radio Televisioni, che ha aggiunto, sul futuro del medium: “Le radio devono continuare a fare quello che già fanno, ossia adattarsi al mercato, ai consumi del pubblico e ai nuovi sistemi di tecnologia avanzata, come l’IA che permette di organizzare con degli automatismi la programmazione che va in onda“.

I dati economici del settore e gli ascolti sono confortanti” ha evidenziato Rosario Alfredo DonatoLa radio continua ad avere uno zoccolo duro di ascoltatori molto importante e il settore sta recuperando i numeri ante pandemia. Tuttavia, si tratta di un mercato maturo, come quello della televisione, caratterizzato da stabilità e da tassi di crescita più lenti rispetti ai nuovi modelli di business, e per questo motivo è realistico immaginare di avere delle grandi fughe in avanti”. “La nostra presenza all’Università Federico II ha uno scopo ben preciso” ha aggiunto “i giovani si sono un po’ allontanati dall’ascolto della radio, ma sono gli ascoltatori di domani e fare un’azione di comunicazione rivolta a loro, anche partendo dalle scuole superiori, è un investimento che va fatto»”

La radio è il medium più antico, ma anche il più capace di trasformarsi, in funzione dei cambiamenti sociali, culturali, tecnologici” ha dichiarato il professore Lello Savonardo, coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Comunicazione pubblica, sociale e politica alla Federico II. “Attraverso le web radio e le radiotelevisioni – ha aggiunto – ha vinto tutte le sfide poste dall’evoluzione tecnologica, perché in essa l’uomo è centrale e, attraverso la voce e la sua profondità, riesce a comunicare sé stesso agli altri utilizzando un mezzo che in qualche modo è diventato centrale in tutte le forme di comunicazione“.

Gli studenti-speaker del corso di formazione sono stati protagonisti del panel “F2 Radio Lab. Un futuro con una lunga tradizione” illustrando la storia del laboratorio radiofonico di Ateneo, la loro attività quotidiana come speaker, autori, registi radiofonici, il ricco palinsesto di programmi ideati e i premi i vinti negli anni.

Suoni e Visioni della Radio è il nono incontro di Confindustria Radio Televisioni nelle Università, ciclo inaugurato a cavallo dell’anno del centenario e in occasione del lancio del primo Osservatorio Radio in Italia (2023) di CRTV. Nella sua edizione 2024, di prossima pubblicazione, l’Osservatorio offrirà una ricognizione comparata dei 5 maggiori mercati radiofonici europei, Germania, Regno Unito, Francia, Spagna, Italia.

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