DSA, MFA e AI Act occasione di sviluppo per i media UE

Siddi Eurovisioni 2024

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A Eurovisioni 2024 il Presidente Agcom Giacomo Lasorella e il Presidente di CRTV Franco Siddi concordi sul fatto che i nuovi plessi normativi debbano costituire un’opportunità di garanzia e crescita. Pone l’accento su sfide e opportunità della fase attuativa il primo, sulla tutela del modello pubblico-privato e la sostenibilità di tutto il sistema, il secondo.  L’occasione l’ha offerta Eurovisioni 2024, a Roma, nella splendida cornice di Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia in Italia. Nella sessione inaugurale della 37esima edizione – la terza in partnership con Agcom – gli interventi sono stati su principi e obiettivi dei plessi normativi europei in fase di attuazione (DSA, MFA e AI Act), su cui articolata poi la discussione in giornata in panel dedicati (si v. programma).

In apertura Franco Siddi, Presidente di Confindustria Radio Televisioni ha ricordato l’Importanza dell’appuntamento annuale di Eurovisioni, per l‘approccio comparato che parte da due sistemi Francia e Italia, analoghi per dimensioni di mercato e tradizione di diritto. Inoltre “Eurovisioni è stato espressione di realtà professionali, autoriali, informative, imprenditoriali, in un contesto di confronto, motivo per cui CRTV da tanti anni presta supporto da tanti anni con convinzione” ha detto Siddi aggiungendo che l’ambito di rappresentanza associativa – radio e televisioni, pubblica e private, nazionali e locali, operatori di rete e di piattaforma – rende Confindustria Radio Televisioni, che quest’anno festeggia i 10 anni di attività, un interlocutore fondale del sistema italiano. Siddi ha quindi ha difeso il modello pubblico/privato italiano “che nel continuo dibattito, a volte acceso, ha trovato un punto di equilibrio” e la necessità di risorse certe per il sevizio pubblico. Il modello, italiano, ma anche europeo, deve essere salvaguardato e trova incoraggiamento nelle norme approvate a livello europeo DSA,DMA, MFA, “opportunità concrete e sfidanti per tutti, in quanto incoraggiamento e avvertimento per la libertà di mercato, il pluralismo, la concorrenza. L’MFA, in particolare, permette di preservare elementi di trasparenza per l’attività delle imprese e per i giornalisti. Per questi ultimi  le norme relative alla protezione da pressioni improprie, se non violenze, nell’esercizio delle attività, oltre a tenere alta l’asticella dell’attenzione, hanno il pregio di offrire un quadro di riferimento  importante”. Per tutti i media europei il Presidente ha invocato “norme che favoriscano la sostenibilità economica a fronte della concorrenza di grandi multinazionali, del web in primis; che permettano di crescere, innovare, e continuare a offrire servizi di interesse generale, gratuiti e universalmente accessibili, per produrre coesione sociale, identità, cultura, occupazione, e professionalizzazione delle risorse umane. Le nuove norme siano l’occasione per i media europei di continuare a creare valore in maniera sostenibile” ha concluso.

“L’Europa non è indietro, ci siamo preparati alla transizione digitale con una legislazione complessa e articolata, ma che ha cercato di toccare tutti gli aspetti di questa transizione: ha detto Giacomo Lasorella, presidente Agcom. ”Per quanto riguarda l’Autorità sono tanti gli aspetti toccati dopo la SMAV e il DSA:,la tutela dei diritti di informazione ed espressione, dei minori da messaggi d’odio, incitazione alla violenza, nonché contrasto alla disinformazione. La regolazione insegue la tecnologia, si dice e tuttavia, per es. la linee guida sule elezioni hanno in larga misura evitato fenomeni dirompenti (es. Brexit) assicurando un quadro regolatorio per un momento importante”. Gli ultimi provvedimenti, ha continuato il presidente Agcom “l’AI Act costituisce una sfida importante, diritto d’autore, addestramento dell’IA generativa, distribuzione dei relativi diritti e pluralismo informativo e dei media. L’EMFA segna un’importante innovazione nell’approccio del legislatore europeo sui diritti mediali, sia per l’ampiezza degli istituti regolati, come le concentrazioni e l’audience measurement, mai regolati a livelli UE, sia per il perseguimento del level playing field tra media tradizionali e digitali e tra media e tutti gli altri soggetti che operano nel digitali” Lasorella ha aggiunto che Agcom è  in posizione privilegiata in quanto coordinatore per il DSA e autorità nazionale per l’audiovisivo e il copyright online. E che il Presidente Agcom, con il mandato  di presidenza Erga 2023-24, ha anche accompagnato l’elaborazione di questa legislazione dal punto  di vista dei regolatori dell’audiovisivo, per i quali si prospettano molte novità (si pensi allo European Board of Media Services, che sostituirà l’Erga, ndr). “Tutti e 3 i regolamenti sono direttamente applicabili, ma si tratta di legislazione di principi, e il legislatore nazionale ha un ruolo per integrarli e collocarli nel contesto nazionale. Il regolatore dovrà inoltre farsi carico con legislatore e commissione UE – che per la prima volta avrà il ruolo di regolatore per i grandi soggetti – di facilitatore di questa attuazione” ha aggiunto. “E’ ora il momento dell’attuazione, della messa a terra, anche per evitare sovrapposizioni e un eccesso  di attività normativa e regolativa paventato da taluni, e soprattutto per regolare in maniera efficace ed efficiente fenomeni in sviluppo tumultuoso”. 

Link al video dell’evento (intera giornata)

Da questa pagina sono accessibili i materiali (diapositive/documenti) relativi alla giornata ed altri di interesse.

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