Francia, servizi di interesse generale; Regno Unito, broadcaster di servizio pubblico (così sono definite le pubbliche e private sottoposte a un insieme di obblighi di sistema); Germania contenuti di servizio pubblico: questi, semplificando, sono i principali destinatari delle disposizioni relative alla prominence, norme che intendono garantire adeguata rilevanza, visibilità e accessibilità a servizi media ritenuti di particolare valore per il pubblico. La prominence è tema primariamente televisivo, ma si fa riferimento, spesso in una fase successiva/separata, anche alla radio. Europa ma non solo, anche dall’altra parte del mondo, i tempi sono ritenuti maturi se non urgenti: in Australia, si discute di prominence all’interno di una consultazione che si chiude in questi giorni. Come commentato nel nostro comunicato, le norme appena varate dall’Agcom ci situano all’interno dell’avanguardia dei maggiori mercati europei.
Francia, SIG, l’Arcom avvia l’individuazione. Facilitare l’esperienza dell’utente offrendo accesso ai servizi di interesse generale in modo veloce e intuitivo; garantire un’esposizione soddisfacente dell’offerta da parte degli editori di servizi di interesse generale sulle interfacce utente, in un ambiente da loro controllato; garantire procedure di attuazione semplici e proporzionate, basate sullo sviluppo di un approccio armonizzato a livello europeo, in particolare per le interfacce utente disponibili a livello internazionale. Questi gli obiettivi delle norme sulla prominence dei servizi di interesse generale nelle interfacce televisive che l’autorità francese di regolamentazione delle comunicazioni Arcom* ha appena adottato (comunicato del 26 settembre 2024).
Il regolatore francese afferma che lo sviluppo delle disposizioni si è basato su scambi con editori, operatori di interfaccia, Commissione europea e diversi omologhi europei, in particolare da Germania, Italia e Regno Unito e che politiche simili vengono implementate in altri paesi europei, in linea con la Direttiva europea sui servizi di media audiovisivi SMAV revisionata. Analogamente all’Italia, si intende garantire ai telespettatori un facile accesso ai servizi e ai programmi riconosciuti come servizi di interesse generale (SIG) ai sensi di tale direttiva (art. 7 bis), in particolare sulle televisioni connesse, e “continuare a difendere il pluralismo delle opinioni e la diversità culturale al fine di mantenere la piena portata dei valori democratici e sociali riconosciuto dalla direttiva” recita il comunicato. Analoghi commenti sono stati fatti da Agcom e CRTV nelle note stampa sull’annuncio dell’imminente pubblicazione delle linee guida sulla prominence dei servizi media audiovisivi e radiofonici in Italia. .
Tornando alla Francia, la visibilità adeguata dei servizi di interesse generale è assicurata raggruppando tutti questi servizi nello stesso ambiente, sotto forma di un’applicazione, realizzata congiuntamente dagli editori, che dà accesso a tutti i servizi di interesse generale, sia lineari che su richiesta. Il punto di accesso a questa applicazione deve essere posizionato sulla pagina o schermata iniziale dell’interfaccia, in condizioni equivalenti a quelle che consentono l’accesso ad altri servizi ben posizionati su questa pagina o schermata iniziale. Può trattarsi di un’icona dedicata, le cui dimensioni debbono essere paragonabili a quelle di servizi simili, con termini di accesso simili, come la selezione con un click. I servizi e le applicazioni devono essere presentati secondo criteri oggettivi, trasparenti e non discriminatori. I servizi televisivi possono essere ordinati secondo la numerazione logica dei canali sulla televisione digitale terrestre. All’interno dell’applicazione, gli utenti debbono poter navigare tra i servizi televisivi di interesse generale e l’applicazione dell’editore di tale servizio, ad esempio utilizzando la freccia o i tasti numerici del telecomando, e debbono poter tornare facilmente alla pagina o schermata iniziale dell’interfaccia utente. L’applicazione deve fornire ricche funzionalità e informazioni, ad esempio una guida ai programmi di servizi di interesse generale. Arcom contatterà a breve tutti gli editori interessati affinché dichiarino i propri SIG rispondenti ai criteri fissati dalla delibera. Dopo l’esame, l’elenco dei servizi qualificati di interesse generale sarà pubblicato sul sito dell’Autorità e comunicato agli editori e agli operatori di interfaccia. Arcom afferma che supporterà tutti gli operatori di interfaccia per l’attuazione di adeguate misure di visibilità e garantirà la conformità dei dispositivi messi in atto.
UK, la prominence nel nuovo Media Act, le fasi della roadmap di implementazione. Sul proprio sito l’autorità britannica Ofcom indica che il nuovo Media Act, varato in Parlamento lo scorso maggio apporta diverse modifiche alle attuali responsabilità di Ofcom come regolatore dei media radiotelevisivi nel Regno Unito, tra cui aggiornare il quadro normativo per la radio commerciale per garantire importanti contenuti locali; assicurarsi che le emittenti del servizio pubblico del Regno Unito (“PSB”) rispettino gli obblighi ovunque il pubblico li segua, non solo sulla TV lineare; introdurre nuovi obblighi per garantire risalto (prominence) ai contenuti PSB nonché all’accessibilità della radio britannica attraverso gli assistenti vocali (VAS, tra cui gli smart speaker). All’inizio di quest’anno, mentre questa legge veniva approvata dal Parlamento Ofcom ha anche definito una programmazione (roadmap) di come tali obblighi saranno attuati Nella pubblicazione dedicata alla roadmap compare, fra l’altro, la prominence. “Le regole sono complesse, indica il testo di commento alla tabella, la legge richiede alle piattaforme designate di “trasportare” i canali on-demand “offerti” dalle emittenti del servizio pubblico”.
Semplificando, l’implementazione appare divisa in due fasi principali, quella della designazione dei PSB e delle piattaforme, e quella di stesura dei code of practice, cui farà seguito una terza, relativa all’ enforcement (si veda mappa qui sotto).

Germania, contenuti di valore pubblico su tv, radio e servizi non lineari, piattaforme. In Germania, secondo una ricognizione sulla prominence dell’Osservatorio Europeo dell’Audiovisivo, le regole sono stabilite nel Trattato interstatale sui media novellato nel novembre 2020. In Germania le norme sulla prominence coprono un’ampia gamma di servizi, fra cui le emittenti del servizio pubblico (ARD, ZDF, Deutschland Radio) e le emittenti commerciali, purché diano un contributo significativo alla diversità di opinione. L’attenzione, sembrerebbe, è più sui contenuti, che non sugli operatori che li diffondono. I contenuti di valore pubblico sono definiti nell’Interstate Media Treaty e i criteri per soddisfarli includono il tempo dedicato a eventi politici e storici, il rapporto tra produzioni proprie e programmi prodotti da terzi, la percentuale di offerte accessibili, offerte per i giovani e produzioni europee. Le autorità dei media hanno indetto una gara pubblica e hanno selezionato un gran numero di fornitori commerciali di televisione lineare, ma anche di servizi non lineari e radiofonici, che rientrano in tali categorie. Sono state pubblicate tre liste. Per le piattaforme, la soglia è di 10.000 famiglie connesse o utenti mensili, oppure di 20.000 utenti mensili per le piattaforme Internet aperte. La Germania, sembrerebbe ha esteso la portata di queste misure all’industria automobilistica (Audi, BMW e Tesla).
Australia, avviata consultazione, operatività prevista gennaio 2026. Lanciata il 24 settembre, la consultazione sulla prominence indetta dall’Autorità australiana ACMA si chiude a stretto giro (22 ottobre). Da gennaio 2026, tutti i dispositivi TV connessi venduti in Australia dovranno rispettare le regole stabilite in base al Broadcasting Services Act 1992, progettate per rendere più semplice per gli australiani trovare e accedere a servizi e app in chiaro su smart TV e dispositivi analoghi. Le opinioni richieste sono appunto sulle tipologie di dispositivi da includere, come devono essere visualizzati i servizi TV e le app regolamentate, e come le emittenti intendono mettere le loro app a disposizione dei produttori di dispositivi. Il documento posto a consultazione è disponibile da questo link.
*Arcom è l’autorità che dall’ottobre 2022 ha unito il CSA Consiglio superiore dell’Audiovisivo (“Conseil Supérieur de l’Audiovisuel”, brevemente, “CSA”) e l’Alta Autorità per la diffusione delle opere e la protezione dei diritti su internet (“Haute Autorité pour la diffusion des œuvres et la protection des droits sur Internet”, brevemente, “HADOPI”).


