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Libertà di stampa, DSA, EMFA e direttiva anti-SLAPP. In occasione della giornata mondiale della libertà di stampa, tributi al lavoro dei giornalisti e all’importanza della libertà dei media, presidi imprescindibili di democrazia minacciati nei teatri di guerra ma anche in alcuni Paesi europei, secondo un recente rapporto. Nel frattempo in questi giorni entrano in vigore alcune norme della UE volte a creare un quadro protettivo in questo ambito.

In vigore EMFA e Direttiva anti-SLAPPDal canto suo la Commissione europea ha ribadito il proprio impegno a sostenere la libertà e il pluralismo dei media, nell’UE e oltre, ricordando di aver intrapreso azioni normative  a protezione dei giornalisti, alcune delle quali stanno già entrando in vigore questa settimana, comprese le nuove norme contro le liti strategiche contro la partecipazione pubblica (cosiddetta direttiva anti-SLAPP, 6 maggio) e il Regolamento sulla libertà dei media (7 maggio).

DSA: VLOP e motori di ricerca dovranno pubblicare report aggiuntivi. Le piattaforme online sono state incaricate di pubblicare rapporti sulla trasparenza che dettaglino le loro pratiche di moderazione dei contenuti entro il 6 maggio, nell’ambito delle disposizioni del Digital Services Act volte a migliorarne trasparenza e responsabilità. I rapporti, che integrano il database pubblico sulla trasparenza, devono contenere una serie di dati completi relativi, tra l’altro, alle notifiche di utenti, segnalatori attendibili, volumi di contenuti rimossi automaticamente, conformità con gli ordini legali, metriche di precisione per i sistemi automatizzati e composizione dei team di moderazione. Le Very Large Online Platforms (VLOP) e i principali motori di ricerca sono tenuti a pubblicare tali rapporti almeno ogni sei mesi dall’ottobre 2023, e anche le piattaforme più piccole (utilizzatori al di sotto dei 45 milioni) ora dovranno far fronte ai requisiti di rendicontazione, su base annuale, a seguito della piena applicazione del DSA da febbraio. Per garantire coerenza, la Commissione europea sta adottando modelli di rendicontazione standardizzati e tempistiche armonizzate attraverso un atto di esecuzione.

Giornata mondiale della libertà di stampa: protezione dei giornalisti e libertà dei media. In occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa, il 3 maggio scorso, il Consiglio dell’UE ha reco onore  al ruolo fondamentale e il coraggio dei giornalisti a livello globale sottolineando la loro importanza in un anno in cui sono previste elezioni in oltre 60 paesi. Il giornalismo indipendente, che denuncia le ingiustizie e responsabilizza i leader, è essenziale per il funzionamento delle democrazie e dei cittadini informati. L’UE condanna ogni forma di violenza contro i giornalisti, insiste sulla protezione degli operatori dei media ai sensi del diritto internazionale umanitario, in particolare quelli che riferiscono da zone di conflitto come Gaza e Ucraina, dove i rischi sono estremamente elevati.

Il rapporto Liberties: la libertà dei media nella UE è a una svolta critica. La Civil Liberties Union for Europe (Liberties) ha lanciato un severo avvertimento sullo stato di declino della libertà dei media in tutta l’Unione Europea, citando una tendenza che potrebbe raggiungere un punto di rottura critico in diversi Stati membri. Secondo il loro rapporto, che raccoglie le informazioni di 37 gruppi per i diritti civili in 19 paesi, il deterioramento della libertà dei media è spesso legato ad azioni o negligenza da parte dei governi nazionali. Questa erosione dei diritti dei media è fortemente correlata a un generale declino dello stato di diritto, simile alle tattiche impiegate dai regimi autoritari.Il rapporto descrive in dettaglio diverse pratiche inquietanti che colpiscono i media nel 2023, tra cui minacce, intimidazioni, sorveglianza e violenza aperta contro i giornalisti, nonché sforzi per minare l’indipendenza e la stabilità finanziaria delle emittenti pubbliche. Liberties ha evidenziato il potenziale della nuova legislazione a livello europeo, come lo European Media Freedom Act e la direttiva anti  SLAPP, per contribuire ad arginare questo declino. Tuttavia, l’efficacia di queste misure dipende in gran parte dalla attuazione da parte dei singoli Stati membri. Citati casi di giornalisti che hanno subito attacchi fisici in paesi come Croazia, Francia e Italia, e con governi come l’Ungheria, il rapporto sottolinea l’urgente necessità di riforme per salvaguardare la libertà dei media e, per estensione, la democrazia stessa. Qui il rapporto completo.

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