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MFA, il Consiglio approva. EBU e priorità per la prossima legislatura. Il Consiglio UE ha adottato il regolamento europeo sulla libertà dei media. L’ultimo passo della procedura è avvenuto il 26 marzo, con l’adozione del testo da parte del Consiglio dell’UE, per voce dei ministri dell’Agricoltura riuniti a Bruxelles . Il Consiglio ha ufficialmente approvato l’European Media Freedom Act quasi all’unanimità, solo l’Ungheria ha votato contro. Il testo sarà presto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE e poi entrerà gradualmente in vigore, la maggior parte delle disposizioni entrerà in vigore dopo quindici mesi, come già indicato in precedenza. L’implementazione del regolamento richiederà a livello europeo, l’istituzione del nuovo Board Europeo per i Servizi Media, che sostituirà l’attuale ERGA, nove mesi dopo l’entrata in vigore del testo. A livello nazionale, si prevede che saranno necessari adattamenti delle leggi nazionali sui media. La scorsa settimana l’associazione delle emittenti pubbliche (EBU), ha sottolineando gli aspetti di trasparenza e governance che garantiscano l’indipendenza dei servizi pubblici radiotelevisivi e ha citato espressamente la recente legge sui media della Slovacchia.

Sempre l’Unione europea di radiodiffusione (EBU) chiede interventi sulla libertà dei media e sull’intelligenza artificiale in un documento in cui delinea i propri obiettivi chiave per la prossima legislatura europea (comunicato). Il documento fa parte di un’iniziativa sostanziata in una campagna in vista delle elezioni europee “Fai la prossima cosa giusta per i media e la democrazia in Europa”, che comprende una brochure di due pagine e delle mappe sul contributo dei media di servizio pubblico per assicurare delle news veritiere e attendibili, investimenti in contenuti di qualità e produzioni locali, sostenibilità, innovazione e inclusività. L’EBU sottolinea la necessità di una solida applicazione dei nuovi regolamenti come l’European Media Freedom Act e di un approccio cauto all’intelligenza artificiale generativa per proteggere i contenuti mediatici. La lista dei desideri dell’EBU si concentra sulla salvaguardia dei media indipendenti, sulla garanzia dell’accessibilità dei contenuti multimediali cruciali, sulla responsabilizzazione delle big tech attraverso una rigorosa attuazione del regolamento digitale dell’UE e sullo sviluppo di politiche a sostegno dell’innovazione dei media con l’intelligenza artificiale. L’organizzazione sottolinea l’importanza dei media di servizio pubblico nel sostenere la democrazia, la cultura e l’economia europea ed esprime la disponibilità a collaborare con i politici per mantenere la libertà e il pluralismo dei media al centro della società europea.

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