34 aziende e associazioni che operano in un’ampia gamma di settori digitali – tra cui aviazione, editoria/stampa, giochi, radio commerciali , streaming audio, software applicativi, comunicazioni, marketing, pagamenti, fintech, criptovalute e mercati (fra esse AER, cui CRTV è associata) – hanno scritto una lettera congiunta all’EVP della Commissione UE Vestager e il Commissario Breton per esprimere le loro preoccupazioni riguardo al modello proposto da Apple per conformarsi al Digital Markets Act (DMA).
Molto duro l’incipit: “Siamo molto preoccupati che lo schema proposto da Apple per la conformità ai mercati digitali Act (DMA), come comunicato il 25 gennaio 2024, non soddisferà i requisiti di legge inibendo la nostra capacità di offrire ai consumatori i vantaggi della DMA nel più breve tempo possibile. I nuovi termini di Apple non solo ignorano sia lo spirito che la lettera della legge, ma, se lasciati invariati, si fanno beffe del DMA e dei considerevoli sforzi della Commissione Europea e delle istituzioni dell’UE per rendere competitivi i mercati digitali”.
Fra i maggiori profili di criticità, l’opzione offerta agli sviluppatori di mantenere i termini attuali, (manifestamente non conformi) o adottarne nuovi proposti (anch’essi non conformi), consolidando la posizione di Apple; analogo effetto di consolidamento deriva dalla nuova struttura tariffaria (pesante commissione di transazione e commissione sulla tecnologia di base Core Technology Fee – CTF, iniqua) che costituiesce ostacolo alla concorrenza leale con altri fornitori di servizi. I nuovi termini di Apple non consentono in definitiva il sideload (installazione di app da fonti diverse) rendendo anche l’utilizzo di nuovi servizi sull’app store difficile, rischioso e finanziariamente poco attraente per gli sviluppatori. Ossia piuttosto che creare concorrenza leale e aumentare la scelta, erigeranno nuove barriere e rafforzeranno il potere di Apple sull’ecosistema iPhone.
Testo della lettera congiunta.
Testo di Apple Complying with the Digital Markets Act. Apple’s Efforts to Protect User Security and Privacy in the European Union (Marzo 2024).
