Unesco, alfebetizzazione media e informativa per l’IA generativa. Il 14 febbraio l’UNESCO ha pubblicato un “policy brief” per illustrare come i numerosi stakeholder possano applicare la lente della Media and Information Literacy all’Intelligenza Artificiale/Intelligenza Artificiale Generativa (AI/GAI) per affrontare i rischi e le opportunità posti dalle nuove tecnologie. Un’attenzione particolare è rivolta alla responsabilizzazione dell’utente, ai giovani e alle questioni legate alla diversità di genere e culturale. Una maggiore diffusione dell’alfabetizzazione può contribuire efficacemente a promuovere un uso etico da parte delle persone dei “media sintetici”, ad es. contenuti video, di testo, di immagini o audio generati da sistemi di intelligenza artificiale. Il rapporto fornisce anche raccomandazioni basate sui principi e sulle competenze di Media and Information Literacy (MIL) per azioni politiche concrete.
Human Rights Watch: Ungheria erode sistematicamente libertà dei media, UE agisca. Human Rights Watch ha pubblicato un rapporto in cui si evidenzia la sistematica erosione della libertà e del pluralismo dei media da parte del governo ungherese, costituendo un attacco più ampio allo stato di diritto. Dal 2010, il governo ha rafforzato il controllo sugli organismi di regolamentazione dei media, con il risultato che gli organi filogovernativi dominano il panorama dei media. I giornalisti indipendenti devono affrontare ostacoli significativi. Con la creazione della Central European Press And Media Foundation nel 2018, limitando ulteriormente l’accesso alle informazioni indipendenti. Il rapporto sollecita l’Unione europea a riconoscere l’attacco alla libertà dei media come parte erosione dello stato di diritto ai sensi dell’articolo 7 del trattato UE da parte dell’Ungheria e ad adottare misure decisive. E chiede un esame urgente della procedura di infrazione contro l’Ungheria sulla base della legge europea sulla libertà dei media (EMFA). L’Ungheria assumerà la presidenza del Consiglio dell’UE nel luglio 2024, anno di elezioni europee.
Vaunet, 40 anni di consumi media in Germania. Per celebrare il 40° anniversario delle trasmissioni commerciali in Germania, l’analisi annuale dell’utilizzo dei media 2023 di Vaunet, associazione che riunisce i media radiotelevisivi commerciali in Germania, ha esaminato anche l’evoluzione dell’utilizzo della TV e della radio negli ultimi quarant’anni. Per quanto riguarda lo specifico della radio, il consumo medio giornaliero nel 2023 è stimato in 4 ore e 4 minuti, in diminuzione di 13 minuti rispetto all’anno precedente (2022: 4 ore e 17 minuti). Il consumo sta tornando a livelli pre-pandemia, pur rimanendo più elevato rispetto a prima della crisi (2019: 3 ore e 56 minuti). Frank Giersberg, amministratore delegato: “Quarant’anni dopo l’inizio delle trasmissioni commerciali in Germania, radio, televisione sono di gran lunga i più utilizzati. Questo genera una responsabilità sociale unica, che i media commerciali adempiono fornendo intrattenimento, notizie e contenuti informativi affidabili contro la disinformazione”. Johannes Leibiger, responsabile Media Economics & Research : “Dopo il significativo aumento dell’utilizzo di media audio e audiovisivi in Germania durante la pandemia di Covid, nel 2023 il consumo quotidiano si è stabilizzato a un livello elevato, sopra il livello prima della crisi. Il consumo totale di media è leggermente diminuito rispetto all’anno precedente, il consumo di video online ha registrato un notevole aumento nel 2023, uttavia, la stragrande maggioranza è riferito ancora al consumo quotidiano di radio e televisione lineari”. Rapporto completo (in tedesco) qui.
Belgio, Tik Tok e YouTube finanzino la produzione locale. La regione belga delle Fiandre sta proponendo una legge che impone alle piattaforme online come Instagram, TikTok e YouTube di finanziare la produzione di film e programmi TV fiamminghi, sostenendo che queste piattaforme beneficiano di contenuti locali. Il ministro dei media locale, Benjamin Dalle, intende sostenere misure analoghe a livello europeo. La legge, presentata nel dicembre 2023 e in avanzato stato procedurale di approvazione, entrerà in vigore nel 2025, obbligando le piattaforme a contribuire fino al 4% del loro fatturato nelle Fiandre alle produzioni audiovisive locali. A fronte di un impatto finanziario limitato sulle piattaforme globali, la misura potrebbe costituire un precedente per altri paesi dell’UE. Non a caso Big Tech come Meta e Google hanno fatto lobbying contro l’iniziativa, ma la Commissione europea sostiene il diritto delle Fiandre di far rispettare tali normative. I dettagli sul contributo di piattaforme come TikTok e Instagram sono ancora in sospeso.
CRTV su fonti varie incluso AER
				
															

