Martella, sul copyright tavolo Mise, Mibact e Affari Esteri

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Web Tax, tavolo di coordinamento Mise /MiBact/ Ministero Affari Europei per il recepimento della direttiva copyright, sostegno all’informazione (precariato e prepensionamento giornalisti, fake news) e all’editoria nell’ambito del progetto editoria 5.0: questi i maggiori temi toccati dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Andrea Martella, mercoledì 6 novembre rispondendo ai membri della Commissione Cultura. Si ricorda che la seduta costituisce il proseguimento dell’audizione sulle linee programmatiche dell’attività di Governo in materia di informazione ed editoria, iniziata il 29 ottobre scorso.

Sul tema della Web Tax il Sottosegretario ha spiegato che la legge di bilancio non recepisce la proposta di destinare una quota dei proventi all’editoria (5% Fondo per il Pluralismo, come da precedente bozza dell’articolo 84 nella bozza attualmente in discussione al Senato) anche perché il regime fiscale della tassa è oggetto di definizione a livello Ocse. Quindi ha fatto presente che, se non si dovesse raggiungere un livello di definizione nell’Ocse, il tema sarà affrontato dalla nuova Commissione europea in via normativa o attraverso la cooperazione rafforzata. Martella ha precisato anche di averne parlato anche con il commissario Gentiloni (Economia, con deleghe per il fisco), che è competente sul tema, e che al termine di questo percorso si saprà con più chiarezza l’importo delle risorse.

Sulla direttiva sul copyright ha ricordato che andrà approvata entro giugno 2021, ribadendo che si tratta di un lavoro molto importante, da svolgere con equilibrio e attenzione e ha anticipato che verrà fatto un tavolo di coordinamento con i ministri Franceschini (Mibact) e Amendola (Affari Europei) al fine di recepire rapidamente la direttiva.

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Nella legge editoria 5.0, si dovrebbero ricalibrare i contributi diretti e indiretti in nuove forme, a partire dall’informazione locale, “che è un patrimonio informativo fondamentale per il Paese.” Quindi ha spiegato che il contributo diretto dovrebbe avere l’ambizione di raggiungere anche nuovi soggetti dell’informazione, ferma restando la tutela dell’informazione editoriale e di qualità Inoltre ha ribadito che il sostegno all’editoria locale deve rappresentare una priorità. Sempre in tema di legge sull’editoria ha affermato: “Il margine di un anno per approvare la legge sull’editoria può essere breve ma non si tratta di partire da zero: bisogna coordinare una serie di interventi già sperimentati nel passato. Sulle forme di sostegno all’editoria, ha fatto presente che nella nuova legge organica andranno ricondotte tutte le misure di sostegno prevedendo anche un ampliamento del loro perimetro. In tema di incentivi alla costituzione di startup editoriali ha assicurato che si tratta di uno dei cardini principali della legge sull’editoria.

Il sottosegretario ha risposto anche alle domande relative alla lotta al precariato nella professione giornalistica, affermando che c’è un abuso nel ricorso ai contratti di collaborazione coordinata e continuativa, criticità da affrontare, in primo luogo nell’ambito dell’istituzione della commissione sull’equo compenso, ed anche con un eventuale tavolo tecnico sul tema. Rispondendo alle domande sui contratti collettivi scaduti, ha affermato che non è compito diretto del governo intervenire, ma sarà suo impegno tenere in considerazione questo tema. Martella ha affrontato anche la questione dei fondi per i pensionamenti anticipati, affermando che le risorse ci sono ma la misura è in fase di perfezionamento”essendo una questione di competenza anche del ministero del Lavoro. Ci saranno emendamenti da porre all’attenzione del parlamento” ha precisato, aggiungendo: ”Credo che si potrà trovare un’intesa tra tutte le forze politiche per fare in modo che questo intervento, meno innovativo degli altri ma sicuramente necessario, possa essere realizzato. Io rimarrei dell’idea che ai prepensionamenti debba corrispondere un turnover consistente, il rapporto dovrebbe essere di una entrata ogni due uscite. Ne possiamo discutere, ma non possiamo prevedere questa misura senza interventi per l’occupazione”. Quanto al risanamento dell’Inpgi, il sottosegretario ha annunciato di aver scritto un lettera al premier Giuseppe Conte per monitorare il percorso ed eventualmente istituire un tavolo tecnico per accompagnarlo. Si tratta, infatti, di un tema che ha bisogno del coinvolgimento di tutte le amministrazioni competenti.

Il sottosegretario ha ricordato nell’articolo 45 delle legge di bilancio c’è una norma che riconosce alle scuole statali di ogni ordine e grado un contributo dell’80% per l’acquisto di giornali e riviste, sia cartacee che digitali. L’obiettivo è quello di avvicinare i giovani alla lettura e di aiutarli nello scegliere informazioni accreditate, per combattere la disinformazione e contrastare le fake news. Sempre in tema di fake news ha auspicato che si possa intervenire nel merito e non solo con una commissione di inchiesta. Sul tema delle “querele bavaglio”, il sottosegretario ha auspicato che l’intervento legislativo possa essere approvato. La risposta, a suo parere, non può essere quella penale ma sanzioni civili più congrue, accompagnate da un rafforzamento del codice deontologico.

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Rispondendo alle domande poste nella precedente seduta del 29 ottobre, sulle agenzie di stampa, il sottosegretario ha affermato che il Governo ritiene di dare stabilità e certezza alla contribuzione diretta, una forma di sostegno presente in tutta Europa, e per questo in legge di bilancio è stato inserito il differimento dei tagli ai contributi diretti già previsti, al fine di ridisegnare l’intero sistema con una legge organica con il coinvolgimento del Parlamento.

“Per le agenzie di stampa si pone il problema di conciliare il pluralismo con quello della corretta competizione tra gli operatori” ha detto Martella. A questo proposito ha affermato il proprio impegno a valutare tutte le soluzioni, tecniche e legislative, dirette a riconoscere la pecurialità del servizio erogato dalle agenzie di stampa non considerandolo alla stregua di ogni altro bene che possa essere acquisto sul mercato. Premesso che il Governo non può introdurre misure di stampo dirigista che impongano aggregazioni delle agenzie, nell’ambito della legge di sistema potranno essere individuate forme di stimolo per l’ottimizzazione organizzativa e dimensionale dei vari soggetti.

Per quanto riguarda la vicenda di Radio Radicale, ha fatto presente che è stato previsto di stanziare 8 milioni di euro per il 2020 per i servizi di trasmissione radiofonica delle sedute parlamentari fino all’espletamento della gara pubblica che dovrà concludersi entro il 30 aprile del 2020.

 

 

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