Elezioni europee 8 e 9 giugno: par condicio, applicazione uniforme per Rai e private

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Il regolamento AGCom aggiorna anche le disposizioni per le piattaforme online. E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 85 del giorno 11 aprile 2024 il Decreto del Presidente della Repubblica di convocazione dei comizi elettorali per l’elezione dei membri del Parlamento Europeo spettanti all’Italia. Le elezioni sono fissate nei giorni di sabato 8 e domenica 9 giugno 2024. A seguito dell’indizione di tali consultazioni dal 12 aprile sono in vigore le disposizioni in materia di comunicazione politica di cui alla L. 28/2000 (par condicio).

Il 12 Aprile, infatti, AGCom ha reso noto (comunicato) di aver approvato il regolamento sulla par condicio per le elezioni europee “effettuata la prescritta consultazione con la Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi” – a maggioranza, con il voto contrario della commissaria Giomi – e ha pubblicato la delibera 90/2024/CONS con il relativo regolamento di dettaglio.

La delibera consta di 30 articoli suddivisi in 6 “titoli” dedicati a: 1. disposizioni generali, 2. servizi media audiovisivi e radiofonici (trasmissioni emittenza nazionale e locale), 3. stampa quotidiana e periodica, 4. sondaggi politici ed elettorali, 5. vigilanza e sanzioni e 6. piattaforme per la condivisione di video e social network . Riguardo a queste ultime l’articolo 30 indica che ” Le piattaforme online sono tenute ad assumere ogni utile iniziativa volta ad assicurare il rispetto dei principi di tutela del pluralismo della libertà di espressione, dell’imparzialità, indipendenza e obiettività dell’informazione nonché ad adottare misure
di contrasto ai fenomeni di disinformazione anche in conformità agli impegni assunti nell’ambito di 
The Strengthened Code of Practice on Disinformation 2022 (autoregolazione, ndr) e alle previsioni recate negli Orientamenti per i fornitori di piattaforme online di dimensioni molto grandi e di motori di ricerca online di dimensioni molto grandi sulla mitigazione dei rischi sistemici per i processi elettorali adottati dalla Commissione europea il 26 marzo 2024″ (si v. art. dedicato) nonché il rispetto delle disposizioni relative ai sondaggi politici ed elettorali. Si segnala pertanto che per tali operatori non sono previste sanzioni, ma in base ai succitati “”orientamenti”, su segnalazione, la Commissione può richiedere chiarimenti agli stessi o avviare un procedimento formale ai sensi del Digital Services Act.  Nella raccomandazione anche la richiesta di etichettare chiaramente i contenuti generati da IA.

Secondo quanto indicato nel comunicato stampa, il testo è “sostanzialmente invariato rispetto allo schema trasmesso alla Commissione di Vigilanza e definisce i criteri specifici ai quali debbono conformarsi le emittenti radiotelevisive private ai sensi della legge n. 28 del 2000 e definisce per la Rai e per le private il sistema di monitoraggio, ai fini dei provvedimenti e delle sanzioni di cui all’art.10 della stessa legge“.
Il regolamento introduce nuovi criteri per garantire la parità di trattamento nell’informazione televisiva, in particolare, la valutazione dell’Autorità per telegiornali, e programmi di informazione, che “non si limiterà
alla quantità di tempo fruita dai soggetti politici nella programmazione, ma considererà le fasce
orarie in cui l’esposizione dei soggetti avviene, sulla base degli ascolti registrati dall’Auditel. Inoltre,
nella valutazione dei programmi di informazione, si terrà conto anche della loro periodicità
“, intervenendo tempestivamente in caso di squilibri. “L’Autorità applicherà in modo uniforme per la RAI e per le emittenti private le regole fissate dalla legge e richiamate tanto dalla delibera della Commissione di vigilanza quanto dal proprio regolamento approvato oggi”.

Prima di adottare qualsiasi decisione, l’Autorità garantirà un contraddittorio alle emittenti per osservazioni e chiarimenti sui dati di monitoraggio settimanali, normativa, parametri di riferimento, dati del monitoraggio e delibere adottate saranno pubblicate sul sito AGCom nella sezione dedicata alle elezioni, prosegue il comunicato. Al riguardo, CRTV ha avviato un’interlocuzione con la stessa Autorità al fine di chiarire alcuni dubbi interpretativi e/o difficoltà applicative in ordine al predetto provvedimento.

Si segnala che  l’Ufficio Studi della Camera dei Deputati ha elaborato un manuale che raccoglie le norme fondamentali e una esposizione degli elementi essenziali riguardanti l’elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia: il sistema di voto, la disciplina della campagna elettorale e dei finanziamenti a partiti e candidati.

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