| Il Comitato di applicazione del Codice di autoregolamentazione Tv e minori, riunito il 19 gennaio 2004, rilevato che seguita a manifestarsi la tendenza della pubblicità televisiva, diffusa anche in orario di televisione per tutti, a proporre immagini e situazioni di violenza, di trivialità seppure ammantata di ricercatezze, di strumentalizzazione del corpo umano e della sua dignità, oltre a tutto quasi sempre in termini gratuiti rispetto alla natura del prodotto volta a volta oggetto di legittima promozione; ritenendo che possano derivarne danni ai telespettatori più piccoli e indifesi, la cui persona non può essere offesa, sacrificandola agli espedienti ritenuti utili a incondizionati, martellanti incitamenti al consumo; richiamandosi agli interventi in precedenza espletati e che continueranno ad espletarsi sanzionando caso per caso; esprimendo apprezzamento per la sensibilità riscontrata nell'Istituto di Autodisciplina pubblicitaria, ed auspicando in una fruttuosa collaborazione ritiene doveroso appellarsi formalmente al senso di responsabilità e persino di buon gusto dei pubblicitari, degli inserzionisti, ma particolarmente delle emittenti, cui ricorda che sottoscrivendo il Codice - non a caso particolarmente analitico in questo campo - si sono impegnate al controllo delle inserzioni, affinché non entri nelle case un pulviscolo pervasivo che sembra voler sollecitare emozioni estreme. |