Ultime dalla UE: MFA, DNA e pubblicità politica

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MFA, linee guida relative alla moderazione dei contenuti media sulle VLOPS (art. 18), consultazione. La Commissione europea chiede un riscontro sulle linee guida per proteggere i fornitori di media dalla rimozione ingiustificata dei loro contenuti da piattaforme online molto grandi (oltre 45 milioni di utenti mensili). Le linee guida aiuteranno tali piattaforme ad attuare le tutele specifiche delineate nell’European Media Freedom Act. A partire da agosto 2025, infatti, l’EMFA richiederà alle piattaforme online di grandi dimensioni di notificare ai fornitori di media l’intenzione di rimuovere i loro contenuti e di spiegare le ragioni della rimozione. I fornitori di media avranno 24 ore per rispondere alla notifica. Il riscontro su queste linee guida è aperto fino al 23 luglio. Link alla consultazione.

Consultazione della Commissione europea sul DNA. La Commissione europea ha lanciato una call for evidence(aperta a tutti) per raccogliere feedback sulla prossima Legge sulle Reti digitali (Digital Netoworks Act – DNA). Insieme alla revisione del Codice europeo delle comunicazioni elettroniche (EECC), il DNA  consentirà di semplificare, armonizzare e aggiornare le norme attuali. La consultazione sarà aperta fino all’11 luglio. La Commissione sta anche raccogliendo contributi attraverso tre studi sulle regole sulle reti transfrontaliere, l’accesso alle infrastrutture e le soluzioni per i problemi di finanziamento. EY e WIK-Consult in merito a potenziali modifiche del quadro giuridico per le comunicazioni elettroniche.

Pubblicità politica nell’UE. La Commissione speciale dell’Europarlamento sullo Scudo europeo della democrazia (Democracy Shield) ha affrontato la situazione della pubblicità politica nell’UE. Fra le risultanze: il sistema pubblicitario digitale è opaco e strutturalmente vulnerabile alla manipolazione straniera, con annunci politici diffusi in tutta l’UE senza un controllo significativo, con le entrate pubblicitarie spesso dirottate verso siti dannosi e di bassa qualità, compromettendo il giornalismo professionale( My Ads Institute): si auspica al riguardo l’applicazione di una regolamentazione di tipo finanziario all’industria dell’adtech; l’alfabetizzazione mediatica, pur importante, non è sufficiente a contrastare la manipolazione algoritmica (Università di Notre Dame); per costruire una resilienza strutturale si è proposto un modello standardizzato per la cooperazione tra i coordinatori dei servizi digitali, le autorità elettorali e le principali piattaforme (International IDEA).

Fonti varie (UE; Confindustria, AER)

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