E’ il momento della valutazione dei modelli di conformità. Il 7 marzo sono entrati in vigore tutti gli obblighi per le piattaforme gatekeeper previsti dal regolamento Ue sui mercati digitali, il Digital Markets Act (DMA). Sono sei le piattaforme in grado di controllare il mercato digitale secondo i criteri del DMA – Alphabet, Amazon, Apple, ByteDance, Meta e Microsoft, che dovranno adeguarsi agli standard previsti e saranno ritenute responsabili di eventuali violazioni dei diritti dei consumatori nello spazio digitale.
In vigore dal 1° novembre 2022, la legge sui mercati digitali specifica le caratteristiche per identificare i “controllori dell’accesso” al mercato digitale e i loro obblighi. La vigenza partita ora riguarda il rispetto degli obblighi per i gatekeeper, dopo un periodo di 6 mesi dalla loro individuazione, avvenuta nel settembre scorso.

Fra le regole da rispettare: interoperabilità, accesso equo alle funzionalità dei dispositivi smart per gli sviluppatori delle app (oggetto peraltro della salata multa UE nel caso Spotify/Apple, si veda qui) nonché obbligo di comunicazione preventiva di eventuali acquisizioni che potrebbero avere impatto sulla concorrenza.
È ora tempo della valutazione da parte della Commissione delle relazioni di conformità presentate dai gatekeeper, alcune delle quali (si veda qui) hanno già generato preoccupazioni nell’industria) riguardo all’efficacia delle misure approntate per raggiungere gli obblighi previsti, che, si ricorda prevedono sanzioni, in caso di violazione, fino al 10% del fatturato globale e 20% in caso di recidiva.

Link al comunicato della Commissione UE


